È depresso e sceglie il suicidio assistito: aperta un'inchiesta a Como

L'uomo soffriva di depressione da tempo, aperta inchiesta per istigazione al suicidio

È depresso e sceglie il suicidio assistito: aperta un'inchiesta a Como

Depresso da molto tempo, un ingegnere di 40 anni di Albavilla (in provincia di Como), ha scelto il suicidio assistito. La decisione dell'uomo, non affetto da una malattia terminale o da una grave disabilità, non ha convinto però la Procura di Como che ha aperto un'inchiesta sulla sua morte.

Ricostruzione

L'ingegnere, secondo quanto riferito dalla Provincia di Como, prima di partire per la clinica svizzera ha inviato una lettera ai servizi sociali in cui spiega le sue intenzioni. Come scrive l'Huffington Post, non convince i carabinieri, però, il ruolo di un amico che avrebbe accompagnato il 40enne fino a Chiasso. Da lì l'ingnere ha preso un treno per la Svizzera. Il reato ipotizzato è quello di istigazione al suicidio.

Il caso di Dj Fabo

Anche per la morte di Dj Fabo era stata aperta un'inchiesta con

l'ipotesi di aiuto al suicidio per Marco Cappato, esponento dei Radicali, che aveva accompagnato il 39enne in Svizzera. Un caso molto diverso comunque, in quanto Dj Fabo era rimasto cieco e tetraplegico in seguito a un incidente.

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