
- Il mondo è un luogo meraviglioso parte 1: un tizio va in Comune per sposarsi e ha la grande idea di lasciare l’auto in divieto di sosta davanti agli uffici comunali. A quel punto i vigili scoprono che il mezzo non era assicurato, che lo sposo non aveva mai conseguito la patente e che era pure irregolare sul territorio italiano. Un genio del male.
- Ma quanto è romantica la storia del pensionato che lascia in eredità 100mila euro a Matteo Salvini e alla Lega? Soprattutto perché non era un militante di primo piano, era sconosciuto in via Bellerio, eppure nelle sue ultime volontà ha voluto regalare al Partito un pezzo (neppure così irrilevante) dei suoi risparmi. Lacrimuccia per un tempo che ormai non esiste più.
- Adoro vedere il Pd e un pezzo di sinistra che piano piano scaricano la Albanese, avendo capito che forse per loro le sue uscite sono un tantino esagerate. Anche il prof Pasquino la bombarda: “La relatrice Onu è una donna aggressiva e assolutista, che non ha tutti i meriti che le vengono attribuiti e che si è comportata in modo molto maleducato. Non le avrei dato la cittadinanza onoraria, la sua attività non ha dato nessun contributo specifico alla causa della pace, ed è il motivo per cui il Pd non avrà il mio voto”. Baboom.
- Comunque io non mi preoccuperei. In principio furono i Girotondi, poi le Sardine, poi i Pro Pal, Soumahoro, Mimmo Lucano e ora la Albanese. Prima o poi finirà come tutte le figurine di una sinistra incapace di dare sostanza alla sua proposta politica e quindi alla ricerca perenne di una statua da innalzare. O di una scusa per scendere in piazza.
- Cosa hanno in comune Francesca Albanese, Emmanuel Macron e la Flotilla? Nulla, direte. Invece no. Dopo il piano di pace siglato tra Israele e Hamas, infatti, sono proprio loro ad uscirne peggio di tutti.
- La relatrice speciale per l’Onu oggi accoglie l’accordo per il cessate il fuoco, ma senza troppo entusiasmo. Anche perché una decina di giorni fa, non un secolo, poco dopo la firma tra Netanyahu e Trump del piano Usa da 20 punti per la fine della guerra nella Striscia di Gaza, intervista a Di Martedì, alla domanda "Crede alla pace di Trump e Netanyahu?”, lei rispondeva in maniera secca di no arrivandolo addirittura a definire quel “piano coloniale” un “insulto alla vita e alla dignità umana”. “Non è un progetto di pace, si sostituirebbe l'occupazione israeliana con l'occupazione israelo-statunitense”. Peccato che però, alla fine, Hamas si è dimostrata più pragmatica di tanti Pro Pal e ha siglato il patto. Festeggiato con giubilo tra le strade di Gaza.
- Il secondo è Emmanuel Macron, il leader francese incapace di dare un governo al suo Paese ma attivissimo sul piano internazionale per provare a intestarsi ora questo, ora quel successo. Sua l’idea di riconoscere la Palestina, idea che Marco Rubio tempo fa aveva già sottolineato essere molto pericolosa per il positivo esito delle trattative. Il fatto che sia la Francia che la Gran Bretagna siano di fatto rimasti esclusi dalla grande trattativa, dimostra che se non è stata dannosa, la mossa macroniana non ha svolto alcun ruolo nel processo per il cessate il fuoco.
- Infine, la Flotilla. Sull’irrazionalità della missione ci siamo già soffermati, ma la firma del cessate il fuoco dimostra ancora di più che il viaggio in yacht a vela era inutile e fuori tempo massimo. Non ha inciso minimamente sulla Striscia, perché neppure un grissino è finito ai gazawi; e non ha smosso di un millimetro l’andamento della Storia, che intanto si stava scrivendo tra Egitto, Turchia, Usa e Qatar.
- Per la serie "video invecchiati male", vi invito a rivedere questa intervista di Francesca Albanese a Di Martedì, di una decina di anni fa. Alla domanda: "Ci crede alla pace di Trump e Netanyahu?". Risposta: "No. Quello non è un progetto di pace, è un tentativo di rimpacchettare quelle proposte di controllo su Gaza che sono già state fatte e non sono mai state abbandonate. Si sostituirebbe l'occupazione israeliana con una occupazione israelo-statunitense. Ma ci rendiamo conto dell'insulto alla vita e alla dignità umana di proporre un piano coloniale e contro il diritto internazionale". Però poi Hamas lo ha accettato. Amen.
- Trump meritava il Nobel? Di sicuro la “candidatura” è arrivata troppo tardi, ci sta che il Comitato abbia già scelto da tempo. Però fa ridere che a sinistra si esulti per la mancata assegnazione, pur sapendo che a Barack Obama l’hanno assegnato per molto, molto meno.
- Le cronache locali scrivono che ad Alghero una sposa
era in apprensione non vedendo lo sposo durante la festa del loro matrimonio e l'ha scoperto a letto, nella camera della luna di miele, con una parente stretta. Non è un film, ma la realtà. Che a volte supera la fantasia.