Il Comune di Trieste può legittimamente obbligare i genitori dei bambini che frequentano asili nido e scuole materne comunali (ma anche spazi gioco, servizi integrativi e ricreativi pubblici) a vaccinare i propri figli. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che ha rigettato oggi con l'ordinanza n.1662 il ricorso di alcuni genitori presentato sulla base del cosiddetto principio di precauzione, non avendo avuto dalle autorità sanitarie una completa informazione sul rapporto costi/benefici delle vaccinazioni (inclusa la possibilità di eseguire preventivi accertamenti sanitari per poter escludere il rischio di reazioni avverse).
Dopo il Tar del Friuli Venezia Giulia che già si era espresso in tal senso quindi, anche il Consiglio di Stato ha evidenziato come l'obbligo di vaccinazione, oltre ad essere coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto (minore copertura vaccinale in Europa e aumento dell'esposizione al contatto con soggetti provenienti da Paesi in cui anche malattie debellate in Europa sono ancora presenti), non si ponga in conflitto con i principi di precauzione e proporzionalità.
In particolare, nell'ordinanza si rileva come il principio di precauzione (secondo cui in presenza di un'alternativa che presenti un rischio per la salute umana non dimostrato ma neppure smentito dal sapere scientifico, il decisore pubblico deve optare per la
soluzione che neutralizzi o minimizzi il rischio), in questo caso, opera a tutela della salute pubblica ed in particolare della comunità in età prescolare, prevalendo sulle prerogative sottese alla responsabilità genitoriale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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