Prima Matteo Salvini. Ora Giuseppe Conte. L'Italia batte i pugni sul tavolo e chiede all'Europa un intervento serio per affrontare la questione dell'immigrazione clandestina.
Occasione per ribadire che le politiche europee devono cambiare la offre il caso del barcone di legno, lungo 20 metri, che ha trasportato 450 persone dalla Libia fino alle acque davanti a Linosa, in Sicilia, dopo essere stato respinto da Malta che si è rifiutata di dare assistenza. Questa mattina, Guardia di Finanza e Frontex hanno deciso di trasbordare tutti sulle navi militari, anche dopo che alcuni migranti si sono gettati in mare alla vista delle imbarcazioni. Ma il governo italiano - che pure ha dato assistenza e portato a Lampedusa otto persone in gravi condizioni - non ha intenzione di aprire i porti senza un accordo specifico con l'Europa.
Fonti di Palazzo Chigi confermano che il premier sta lavorando per una redistribuzione immediata dei 450 migranti. Senza di essa - assicurano - non ci sarà nessuna autorizzazione di sbarco.
E anzi le navi militari potrebbero riaccompagnare tutti in Libia. In attesa di una decisione, i clandestini potrebbero essere identificati anche a bordo delle imbarcazioni, dove verrano valutati stato di salute e requisiti per la richiesta d'asilo- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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