
L’altro giorno mia moglie mi ha chiesto di recuperare le foto per l’assicurazione dell’auto sul suo IPad, lei e i miei figli sono ancora in vacanza e io devo sbrigare le incombenze prima del loro rientro. Tra le icone sullo schermo sono stato attratto da quella di Second Life, peraltro non pensavo che ancora qualcuno usasse quell’applicazione e tantomeno che la usasse mia moglie. Infatti l’ho aperta. So cosa teme, quello che per qualche istante ho temuto anch’io, invece no. Nessun amante virtuale e nessuna strana fantasia. Ma è stato molto peggio. Quella di mia moglie lì dentro è davvero una seconda vita: con casa, lavoro, marito, amici, città… tutto diverso. Avrei potuto prenderla come una semplice evasione, ma invece mi ha gelato il sangue. Una sensazione di profonda tristezza per me e di tenerezza per lei che, ho compreso, avrebbe voluto tutt’altro. Persino il soggiorno della sua esistenza parallela è arredato in maniera diametralmente opposta al nostro. Mi sento frustrato e patetico per il fatto di avere accanto da tanti anni una donna che in realtà è altrove. E per non essermene mai reso conto. Non la voglio trattenere in una vita che non vuole e mi sento tradito, anche se non nel senso classico del termine. Cosa dovrei fare, adesso?
Edo F.
Caro Edo, non solo lei non è stato tradito «nel senso classico» del termine, non lo è stato neppure nel senso «alternativo», non è stato tradito affatto. Ha scoperto su un portale di realtà virtuale che sua moglie ha giocato ad avere un’altra vita, dove, necessariamente ne ha creata una tutta diversa da quella reale (se no che fantasia sarebbe?!). Ma non vedo perché lei si debba sentire triste o angosciato. Non significa affatto che sua moglie getterebbe via tutto ciò che ha, dimostra solo che, proprio come tutti, fantastica di un’altra sè. E allora? Ha scelto di immedesimarsi nella sua favola innocua nella maniera più candida e infantile possa esistere: praticamente un gigantesco Minecraft della sua intera esistenza. È vero, compare un marito che non ha i suoi connotati, ma non starei a dannarmi in ipotesi catastrofiche e in bilanci nefasti.
Oltretutto se questa nicchia privata fosse qualcosa di davvero rilevante non le avrebbe chiesto di aprire il suo IPad con il rischio di fargliela trovare. Se posso darle un suggerimento, ne approfitti. Visto che ha sbirciato nel mondo ideale di sua moglie, faccia qualcosa per ricostruirglielo nella realtà. Potrebbe iniziare chessò, dal divano in soggiorno...