Coronavirus

Covid, arriva la variante "perfetta": cosa cambia

Gli esperti mondiali che studiano Sars-CoV-2 affermano che il virus continuerà a mutare ma non è detto che lo faccia con una variante peggiore di Omicron: ecco gli scenari

Covid, arriva la variante "perfetta": cosa cambia

Il futuro del Covid-19? E chi può dirlo: adesso siamo alle prese con la sottovariante Omicron 2, dopo chi lo sa. Di sicuro, Sars-CoV-2 continuerà a mutare anche perché "non c'è ragione almeno dal punto di vista biologico, pr cui il virus non continui a evolversi". Quest'evoluzione, però, non è necessariamente una cattiva notizia come osserviamo da mesi con la variante Omicron, la meno letale tra tutte le varianti tant'é che sta consentendo di riaprire in sicurezza decretando la fine dello stato d'emergenza.

"Continuerà a evolversi"

È chiaro, però, che una pandemia mondiale che dura da due anni e una manciata di mesi non si cancella con un colpo di spugna come il gessetto sulla lavagna. Gli esperti sono divisi tra chi sostiene che Covid diventerà come un qualsiasi virus influenzale stagionale e chi propende per una variante in grado di soppiantare quella attuale. La prossima si chiamerebbe, alfabeto greco alla mano, "Pi", ma nessuno può prevedere se sarà migliore o peggiore dell'attuale. In un approfondimento pubblicato dal New York Times, alcuni esperti mondiali hanno affermato che sono ancora duemila le mutazioni possibili nella parte del virus che attacca le cellule umane. Oggi, più del morbillo, ha una straordinaria capacità riproduttiva ma non sappiamo se diventerà ancora più contagioso o farà in qualche modo retromarcia.

"Ecco come affinerà le armi"

I vaccini sono la risposta a tutto: ci stanno salvando da una malattia molto pesante e proteggono l'organismo tutte le volte che Sars-CoV-2 dovesse "bussare" alle nostre cellule. È vero che Omicron riesce a eludere i nostri anticorpi ma lo fa in maniera innocua, certamente non paragonabile a Beta, Gamma o Delta, varianti meno veloci a diffondersi ma molto peggiori, basti pensare che penetravano fin sui polmoni mentre Omicron si ferma in gola. Un abisso, da questo punto di vista. Gli esperti credono comunque che il virus possa "affinare le armi" per infettare i soggetti vaccinati o già infettati e provocare nuovamente l'infezione ma senza paura. "Il futuro potrebbe assomigliare all’influenza stagionale, dove nuove varianti causano ondate di casi ogni anno. Se questo accadrà, i vaccini dovranno essere aggiornati regolarmente come quelli antinfluenzali".

La "previsione" di Nature

Alcuni studiosi hanno pubblicato un lavoro su Nature dove propendono per il bicchiere mezzo vuoto: sebbene l'evoluzione sia imprevedibile, sposano la linea che porti a una malattia più grave. "La prospettiva di future varianti con la combinazione potenzialmente disastrosa della capacità di reinfettare a causa della fuga immunitaria insieme all’alta virulenza è purtroppo molto reale". Il Covid si caratterizza per una rapida evoluzione antigenica, in pratica una continua modifica del profilo virale in base alle reazioni immunitarie dell’ospite. Da qui nasce la fuga immunitaria, cioè una minor capacità del sistema immunitario di prevenire la reinfezione. Però, come nel caso di Omicron, nel 99% dei vaccinati non causa nulla di grave a parte un po' di febbre e qualche dolore muscolare che si risolve in pochi giorni.

"Non escludiamo nuove varianti"

Senza alcun allarmismo ma con professionalità, il professor Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha spiegato al Corriere della Sera che non si può escludere l'arrivo di una nuova variante "perché Omicron infetta decine di milioni di persone ogni giorno". Secondo uno studio pubblicato su Lancet, la popolazione contagiata dal Covid-19 nel mondo sarebbe tre volte più alta rispetto al numero ufficiale. Più circola, più infetta, ma fin quando è sotto controllo come adesso dormiamo sonni tranquilli e pazienza per le mascherine e un po' di attenzione in più a cui ormai siamo abituati da due anni. Anzi, la pandemia ha portato un ritrovato senso dell'igiene che prima non c'era.

Una nuova variante "più perfetta" di Omicron potrà nascere come no, ecco perché l'unica arma del presente e del futuro per contrastare ogni forma del virus è esclusivamente il vaccino. Ottima la notizia per cui le grandi aziende stiano aggiornando i nuovi Rna, così da non farci trovare impreparati il prossimo autunno. "Sarà probabilmente necessario aggiornare i vaccini, quindi per ora è giusto non dare a tutti la quarta dose con quelli che abbiamo. I richiami successivi probabilmente andranno fatti con preparati diversi", spiega Perno. I vaccini hanno evitato che l’infezione arrivasse alle basse vie respiratorie, polmoni e bronchi, come avveniva prima.

"Speriamo che questa protezione non venga meno anche con eventuali nuove varianti", conclude.

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