"Come sarà il nostro futuro?". È forse questa, insieme a "quando finirà l'emergenza?", la domanda che sta dominando le giornate e i pensieri degli italiani, costretti a vivere giorno e notte in casa per arginare il più possibile la pandemia di coronavirus.
Di risposte certe, purtroppo, non ce ne sono. Ma in queste difficile settimane esperti e virologi stanno provando a delineare quello che potrebbe essere la nostra quotidianità nel futuro prossimo e anteriore. Una risposta a questo interrogativo ha provato a fornirlo la dottoressa Patrizia Laurenti.
Professore associato di Igiene presso l'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, intervistata da Il Messaggero, ha dichiarato: "Il nostro futuro sarà la distanza: evitare gli assembramenti, dimenticare iniziative sportive, sociali, culturali in cui ci si possa trovare in tanti, dalla scuola ai centri estivi". Insomma, il suo messaggio è chiaro: dobbiamo iniziare a metterci in testa e anche ad accettare che la vita post emergenza coronavirus non sarà più la stessa. E che dobbiamo portare un bel po' di pazienza, nella speranza di poter – un giorno, chissà… – riprendere in mano le nostre vite e le nostre giornate così come le avevano lasciate.
Nel corso della chiacchierata con il quotidiano capitolino, l'esperta ha aggiunto: "Dovremo continuare a vivere rispettando la distanza e portando le mascherine correttamente al di sopra del naso per un bel po' di tempo. E non ci dimentichiamo l'igiene delle mani teniamo sempre un gel in borsa, anche dopo aver tolto la mascherina, conviene usarlo. Poi vediamo cosa ci proporrà il governo, la strada è abbastanza chiara, riaprire alcune attività produttive per i motivi sociali ed economici che abbiamo presenti".
Questo, in soldoni, significa che dovremo imparare a convivere quotidianamente con la minaccia del Covid-19, una minaccia che in futuro sarà ridotta e alla quale si potrà rispondere anche con un vaccino (incrociando le dita e augurandosi che arrivi il prima possibile): "Il coronavirus ci accompagnerà, diminuirà la circolazione ma non sparirà, tutti speriamo in questo vaccino. Non potremo di fatto mai abbassare la guardia: la vaccinazione influenzale avrà un ruolo importante per evitare confusione, dunque per favore vacciniamo gli over e ultra 65enni, gli operatori sanitari e le altre fasce della popolazione che ci rientrano per evitare confusione epidemiologica e diagnostica quando si dovesse rinfocolare il virus".
Vivremo, in futuro, con meno restrizioni ma è difficile che saranno ridotte fino allo zero, chiosa infine la dottoressa: "Niente concerti per
esempio. Il bagno al mare? Nel rispetto della distanza, evitando assembramenti, anche gli stabilimenti balneari dovranno ricollocare gli ombrelloni, in base alle distanze, dovremo modificare il nostro modo di vivere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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