Coronavirus

Coronavirus, l'esperto rivela: "Ecco la verità sulle fasce d'età"

L'esperto chiarisce che siamo ancora in tempo per limitare la diffusione del virus: "Bastano pochi gesti responsabili per farlo, senza panico ma con senso civico"

Coronavirus, l'esperto rivela: "Ecco la verità sulle fasce d'età"

Tutti devono stare in guardia dal coronavirus: nessuno è immune. A sottolinearlo è il direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle richerche (Cnr), Giovanni Maga, che all'Ansa ha rivelato: "Non ci sono fasce d'età 'protette' dall'infezione. I giovanissimi si ammalano meno, ma tutti possono infettarsi e propagare il virus".

Chiunque, quindi, potrebbe essere un veicolo del virus, anche senza rendersene conto. Per questo, spiega Maga, "è importante diradare i contatti, evitare gli assembramenti, seguire le indicazioni". Nonostante l'età media delle persone risultate positive al coronavirus sia di 65 anni, "abbiamo un 22% tra 19-50. Mentre sotto i 19 anni, l'incidenza in effetti è molto bassa, intorno all'1,5 per cento". I giovani, quindi, sembrano essere meno colpiti dal virus rispetto alle persone più anziane, ma potrebbero costituire un veicolo del Covid-19 per i loro cari: per questo, per loro il pensiero deve essere rivolto sia a sé stessi che agli altri.

"Limitare la diffusione del virus ha come primo obiettivo salvare le vite di chi è più a rischio", ha precisato Maga. Solitamente, si tratta dei pazienti più anziani o con patologie pregresse. Infatti, "anche se la maggioranza passa l'infezione senza particolari problemi, dobbiamo abbattere quel 19% che richiede cure intensive per non saturare la capacità di assistenza degli ospedali". Maga spiega che, se i contagi aumentassero, aumenterebbe anche "la pressione sul sistema sanitario" e anche "i contagi tra gli operatori, che come i posti letto non sono infiniti". È questo, sottolinea l'esperto del Cnr, uno dei rischi delle epidemie: "Avere un impatto sugli operatori di servizi essenziali, in primis quelli sanitari".

Ma per evitare che la situazione peggiori, siamo ancora in tempo: "Il numero di contagi - dice - è ancora controllabile, soprattutto nelle regioni dove ancora i casi sono pochi. Siamo ancora a livello 2 di attenzione secondo ECDC (cluster identificabili), dobbiamo evitare di arrivare al livello 3 (fusione dei cluster e quindi impossibilità di contenimento locale)". Infine, dopo aver ricordato che "non tutti si infettano e si guarisce", l'esperto lancia un appello: "È necessario limitare la diffusione.

Bastano pochi gesti responsabili per farlo, senza panico ma con senso civico".

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