Coronavirus

Coronavirus, nel Bergamasco la spesa si fa a "sessi alterni"

Per evitare assembramenti che possono facilitare la diffusione del coronavirus, il sindaco di Canonica d'Adda ha emesso l'ordinanza della spesa "a sessi alterni". Gli uomini possono recarsi nei negozi nei giorni dispari, le donne in quelli pari

Coronavirus, nel Bergamasco la spesa si fa a "sessi alterni"

Un tempo si parlava tantissimo di "targhe alterne", un modo per tentare di ridurre l’inquinamento limitando gli spostamenti dei veicoli. Oggi, invece, in questo periodo segnato dall’emergenza coronavirus è stata ideata la spesa "a sessi alterni", un meccanismo relativamente semplice per permettere ai cittadini di recarsi nei punti vendita per fare acquisti riducendo, per quanto possibile, i contatti umani e le vie di trasmissioni dell’infezione.

La particolare idea è stata lanciata da Gianmaria Cerea, sindaco di Canonica d'Adda, nel Bergamasco. Il provvedimento è stato annunciato sulla pagina Facebook del comune, anche se sul sito istituzionale, almeno per il momento non c'è traccia tanto che qualcuno ha ipotizzato che potesse trattarsi di uno scherzo.

Ma scherzo non è. A partire da oggi, la spesa nel piccolo comune bergamasco potrà essere fatta dagli uomini il lunedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica mentre le donne potranno recarsi nei negozi il martedì, di giovedì e il sabato. Una misura inusuale ma importante che serve per limitare gli spostamenti e i contatti tra persone. Qualcuno, però, forse non ha capito ancora bene la situazione e il rischio rappresentato dal coronavirus, nemico spietato che ha già causato migliaia di morti in Italia, colpendo in modo duro proprio il Bergamasco. Come spesso accade, anche in questo caso le persone si sono divise tra chi appoggia il provvedimento e quanti, invece, lo criticano.

Misure per limitare le uscite per fare la spesa erano già stata approvate in altri comuni italiani. Ad Ercolano, comune della provincia di Napoli, i cittadini possono recarsi nei negozi solo in ordine alfabetico. La regola è piuttosto semplice. Il lunedì, ad esempio, possono fare acquisti quelli il cui cognome comincia con A-B, il martedì quelli con la C e via così. Il provvedimento è stato adottato dal sindaco Ciro Buonajuto, da poco passato dal Pd a Italia Viva di Matteo Renzi. Lo scopo è quello di evitare una emergenza sanitaria come quella che sta vivendo la Lombardia che potrebbe avere conseguenze devastanti per un territorio già segnato da numerosi problemi come la mancanza di lavoro e la criminalità.

Al primo cittadino l’idea era venuta dopo che aveva assistito alle lunghe file ai supermercati. Qualcuno probabilmente si approfittava dell’uscita permessa dalle norme presenti nel Dpcm per andare a comprare generi alimentari, magari anche non necessari, solo per allontanarsi dalla propria abitazione, Ma la presenza di numerose persone in un luogo chiuso poteva creare il terreno fertile per la diffusione del coronavirus. E così, per scongiurare il peggio, è stata emanata la norma.

Un ulteriore sacrificio necessario per battere il coronavirus.

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