Il coronavirus rischia di avere effetti devastanti sull'economia del nostro paese, già in affanno nei mesi antecedenti alla pandemia. Le previsioni degli esperti suggeriscono un tracollo finanziario - a danno soprattutto delle medie e piccole imprese - dalle proporzioni mastodontiche. Lungi dalla volontà di ingenerare ulteriori allarmismi, in un momento già difficile e complessa compressione sociale/sanitaria, vale la pena ipotizzare le conseguenze delle "strette" (necessarie ai fini del contagio epidemico, s'intende) in senso ai decreti varati dal governo.
A fare chiarezza su quanto presumibilmente occorrerà nei prossimi mesi è Guido Crosetto, il cordinatore di Fratelli d'Italia, che su twitter preventiva uno scenario economico tanto sconcertante quanto verosimile. "Lo dico senza alcuna intenzione di polemica - scrive - già dalla prossima settimana molte aziende salteranno ed inizierà un effetto domino disastroso. Non hanno potuto lavorare. Non hanno potuto lavore, non hanno potuto fatturare. Non hanno potuto scontare le fatture. Non hanno incassato e non possono pagare".
Lo dico senza alcuna intenzione polemica: già dalla prossima settimana molte aziende salteranno ed inizierà un effetto domino disastroso.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) March 18, 2020
Non hanno potuto lavorare.
Non hanno potuto fatturare.
Non hanno potuto scontare le fatture.
Non hanno incassato.
Non possono pagare.
La dichiarazione di Crosetto fa riferimento, seppur non in maniera esplicita, alla "manovra poderosa" varata dal Governo che stanzia 25 miliardi di "denaro fresco" per la tutela del lavoro, a cui successivamente si aggiungerà un'attivazione di "flussi complessivi per 350 miliardi" in finaziamenti a sostegno dell'economia reale. Il provvedimento, che prevede altresì lo slittamento di scadenze fiscali di Iva ed Irpef, potrebbe non essere sufficiente a salvare dal baratro le aziende nostrane. La sospensione delle cartelle esattoriali, dei controlli fiscali e dei contributi fino a giungno 2020 non sembrerebbe utile ad arginare una futura emoraggia di fatturati al ribasso. Insomma, a detta di molti, le misure contenute nel decreto "Cura Italia" non garantirebbero né un rilancio dell'economia né assicurano un sostegno alle imprese.
Sulla stessa onda del coordinatore di Fratelli d'Italia, anche il filosofo Massimo Cacciari che profetizza uno scenario disastroso per l'economia italiana. "Dall'emergenza coronavirus ne usciremo solo se nulla più sarà come prima.
- annuncia in un'intervista a Carta Bianca - Basta politiche arruffate senza affrontare i nodi del sistema sanitario. Solo un dato: abbiamo 5 mila posti per la terapia intensiva, tre-quattro volte meno quelli che ci sono in Francia o Germania".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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