Coronavirus

Coronavirus, previsto il ritorno imminente del 17enne di Grado

Il giovanissimo tornerà in Italia in data 9 febbraio 2020 atterrando a Pratica di Mare, a bordo dell'aereo saranno presenti i nostri connazionali che si trovavano a Hubei

Coronavirus, previsto il ritorno imminente del 17enne di Grado

Il ragazzo di 17 anni residente a Grado, in provincia di Gorizia, tornerà presto in Italia. L'arrivo è previsto in data 9 febbraio 2020. Ricordiamo come lo scorso 3 febbraio il giovanissimo non abbia potuto prendere il volo assieme ai 56 nostri connazionali dalla Cina. Come informa Repubblica, a bordo dell'aereo ci saranno i 9 italiani che si trovavano nella provincia di Hubei, territorio in cui si sarebbe originato il coronavirus. Il volo partirà da Wuhan. Saranno le unità di cirsi della Farnesina a coordinare le operazioni. L'atterraggio è previsto presso l'aeroporto della RAF (Royal air force) di Brize Norton, a poca distanza da Oxford, con a bordo passeggeri sia britannici che dell'Unione europea. I nostri connazionali, assieme ad alcuni cittadini svedesi, danesi e greci, saranno qui prelevati da un volo militare, che saranno subito trasportati nei loro paesi di residenza da altri voli speciali. Gli italiani arriveranno in serata a Pratica di Mare e da qui saranno trasferiti in isolamento presso l'ospedale del Celio. In un primo tempo si sarebbe optato per la Cecchignola, ma tale destinazione risulta impossibile a causa di mancanza di posti.

Coronavirus, torna a casa il 17enne residente a Grado

Il nostro giovanissimo connazionale originario di Grado tornerà a casa con un volo che partirà da Wuhan, territorio in cui sarebbe nato il famigerato coronavirus, la cui diffusione e contagi non accennano a diminuire. Lallarme, è inutile precisare, non è ancora rientrato. In verità, il ragazzo sarebbe potuto partire già lo scorso 3 febbraio. Un'opportunità sfortunatamente mancata a causa di alcune linee di febbre che lo hanno costretto a rimandare il rientro e ad essere tenuto sotto osservazione da due persone incaricate dall'ambasciata presso un bed&breakfast. Si temeva che il giovane avesse contratto anche lui il coronavirus. Fortunatamente, dopo opportuni controlli, si è chiarito come il 17enne avesse solo una banale influenza, è stata quindi data carta bianca per il rientro.

Buone notizie anche il giovane ricercatore di Luzzara (Reggio Emilia) ricoverato presso l'ospedale Spallanzani di Roma. Lo studioso aveva contratto in un primo momento il coronavirus a Wuhan ed era tornato in Italia assieme ai 55 connazionali rimpatriati con il primo volo. L'equipe del nosocomio ha dichiarato: "È in buone condizioni, mentre rimangono stabili le condizioni della coppia cinese, per la quale è ancora riservata la prognosi".

Andrea Costa, primo cittadino di Luzzara, ha preso a cuore la situazione del 29enne ed ha fatto sapere su Facebook: "Ho sentito il padre che mi ha dato, fortunatamente, notizie confortanti: il ragazzo sta bene".

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