La fine inizia ad apparire, ancora lontana ma almeno visibile. E, secondo le stime degli analisti, ai primi di maggio potremmo arrivare all'azzeramento dei contagi, quando non si registrerà più nessun caso positivo al Covid-19. Nella prima settimana di maggio, in quasi tutte le Regioni d'Italia, si potrebbe arrivare al giorno zero.
Quota zero a maggio
È quanto emerge dalle stime di uno studio pubblicato dall'Einaudi institute for economics and finance (Eief), un centro di ricerca universitaria, che ha analizzato i dati sui contagi della protezione civile. L'obiettivo della ricerca è quello di dare una previsione sulla fine dell'emergenza. Per questo, lo studio viene aggiornato con i nuovi dati ogni giorno. I numeri di oggi stimano ai primi di maggio la possibile data in cui verranno raggiunti i casi zero. Le autorità forniscono solitamente tutti i dati riguardanti il numero di contagi, di guariti e di decessi causati dalla pandemia da nuovo coronavirus, ma nessuno si è mai sbilanciata sull'evoluzione della curva.
Per questo, l'Istituto Einaudi ha cercato di dare una risposta in questo senso, raccogliendo i dati forniti dalla protezione civile, in oltre un mese di emergenza. Il lavoro è curato da Franco Peracchi, che è stato professore di Econometria all'Università di Tor Vergata e che oggi dirige i master di economia alla Georgetown University di Washington. Peracchi ha stimato l'evoluzione dei dati nel tempo e ha formulato le proiezioni di fine emergenza per ogni Regione. Alcune Regioni sembrano più avanti nell'evoluzione della pandemia: ai primi di aprile si potrebbe arrivare a contagi zero in Basilicata, Umbria e Valle d'Aosta, mentre verso la metà del mese potrebbe essere il turno di Calabria, Friuli, Lazio e Piemonte. La Lombardia, invece, dovrebbe raggiungere la soglia il 22 aprile. Ultima la Toscana, dove la curva si piega più a rilento: qui si potrebbe dover aspettare fino al primo maggio. Nello schema di Peracchi ci sono anchora alcune zone incerte: Marche, Molise, Sardegna e Campania non hanno ancora invertito la curva, quindi fare previsioni sulla fine è prematuro.
Le stime
È necessario tener presente che i dati delle singole Regioni sono soggetti, ogni giorno, a revisioni. Per questo andrebbe seguita la tendenza nazionale, che si basa su numeri più ampi. Le estrapolazioni, infatti, andrebbero prese come "un'indicazione di tendenza, un’idea di dove stiamo planando con le misure di contenimento": è quanto afferma al Corriere della Sera, Luigi Guiso, docente di Household Finance dell’Eief. In ogni caso, l'andamento della pandemia dipenderà anche e soprattutto dal comportamento dei cittadini e dal rispetto delle misure di contenumento attuate dal governo. Non è il momento di allentare le misure, ora che la diffusione sembra stabilizzarsi e la curva decrescere.
Il calendario delle Regioni
Dalla ricerca dellEief emergono le date di fine epidemia per ogni regione. Ecco quando è prevista la data X nelle varie zone:
Abruzzo: 11 aprile
Basilicata: 6 aprile
Calabria: 9 aprile
Campania: nessuna previsione
Emilia Romagna: 24 aprile
Friuli Venezia Giulia: 10 aprile
Lazione: 13 aprile
Liguria: 12 aprile
Lombardia: 22 aprile
Marche: nessuna previsione
Molise: nessuna previsione
Piemonte: 15 aprile
Puglia: 12 aprile
Sardegna: nessuna previsione
Sicilia: 14 aprile
Toscana: 1 maggio
Trentino Alto Adige: 10 aprile
Umbria: 7 aprile
Valle d'Aosta: 8 aprile
Veneto: 15 aprile
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