
Caro Direttore Feltri,
ieri a Milano sono apparsi manifesti vergognosi con scritto «Israeli not welcome». Vorrei sapere cosa ne
pensa. Non è razzismo questo? Non è antisemitismo?
Giuseppe Russo, Milano
Caro Giuseppe,
non è solo razzismo, è nazismo in salsa arcobaleno. Questi manifesti apparsi a Milano, con la scritta Israeli not welcome», ossia «Israele non è benvenuta», così come non è ammesso il suo popolo e non sono quindi ammessi gli ebrei, sono la prova provata che l'odio antiebraico non è mai morto. Esso si è solamente travestito. Di solito indossa la kefiah, la t-shirt di Che Guevara, il distintivo «Free Palestine» e la maschera ipocrita dell'antifascismo. È una copertura, una montatura. Una maschera. Ebbene sì, siamo davanti al solito branco di fanatici della galassia finto-democratica, i quali da anni si atteggiano a custodi morali dell'umanità, della tolleranza, dell'inclusione, del linguaggio dell'amore, ma che appena vedono una Stella di David diventano belve feroci.
Quelli che ci facevano la morale su Hitler, Auschwitz, la Shoah. Quelli che ci accusavano di simpatizzare per il Ventennio se soltanto
dicevamo «Buongiorno», quelli che insorgevano se il presidente del Senato Ignazio La Russa sedeva a teatro accanto a Liliana Segre, qualcosa di indecoroso e inaccettabile. Gli stessi che ogni 27 gennaio si commuovono davanti alle targhe, ma il 7 ottobre, quando Hamas ha stuprato, bruciato vivi e massacrato civili israeliani, bambini inclusi, sono rimasti zitti. O peggio: hanno detto che «Israele se l'è cercata» e sono scesi in piazza a festeggiare. Io non dimentico. E ora eccoli qua, i nuovi SS. Non portano più le divise grigie col teschio, ma la bandiera arcobaleno, il megafono del collettivo e il pugno alzato. Per non parlare di lustrini e paillettes, quelle che vedremo oggi sui carri del Gay pride dove verranno sventolate le bandiere di uno Stato dove i gay vengono arrostiti, impiccati, trucidati, fatti cadere nel vuoto. L'ideologia nazista e progressista sembrano coincidere oggi più che mai, a base troviamo lo stesso odio cieco, irrazionale, genocida. Ai sedicenti pacifisti non interessa la pace,
né la giustizia, né la libertà. Essi vogliono la distruzione di Israele, perché Israele è l'Occidente, è la modernità, è il pensiero libero, quell'Occidente di cui fanno parte, di cui sono parte, ma contro il quale pure si rivoltano, ingrati e stupidi.
La sinistra radicale ha tradito ogni ideale: ha sostituito la lotta per i diritti con la propaganda terroristica. Ha barattato l'antifascismo con l'antisemitismo. Ha cancellato il rispetto in nome della militanza. Oggi marcia con i figli spirituali degli ayatollah e dei tagliagole.
Con quei figli di puttana, anzi. Un tempo dicevano «Mai più». Ora dicono «Israeli not welcome». Complimenti: siete riusciti a diventare peggiori di quelli che criticavate.Io sto con Israele. Senza «se» e senza «ma». Oggi e ora più che mai.