"La chiesetta della 'casa dei Frati' a Bergamo, nell’area dell'ex ospedale Riuniti, non passerà alle associazioni islamiche e non diventerà una moschea". Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda, chiude così il caso della chiesa della discordia.
L'ex chiesetta degli Spedali Riuniti, messa in vendita all’asta dall'Asst Papa Giovanni XXIII, azienda sanitaria che fa capo alla regione Lombardia, era stata comprata dall'Associazione Musulmani orobici, che si erano accaparrati l'immobile sborsando 452mila euro (la base d’asta era 418mila).
Dunque, l'alt fortemente voluto dal Carroccio e dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, che ha invalidato la compravendita, esercitando il diritto di prelazione previsto dalla legge.
Questa, infatti, la netta presa di posizione del governatore lombardo, esternata anche via social, Twitter per l'esattezza:
"Intendiamo esercitare entro i venti giorni previsti il diritto di #prelazione sull'ex #chiesetta degli #Ospedali Riuniti di #Bergamo, con un progetto per l'utilizzo a fini culturali che è in via di definizione".
Intendiamo esercitare entro i venti giorni previsti il diritto di #prelazione sull'ex #chiesetta degli #Ospedali Riuniti di #Bergamo, con un progetto per l'utilizzo a fini culturali che è in via di definizione.#RegioneLombardia #Lombardia #LombardiaAlLavoro pic.twitter.com/FcZuNvqjsO
— Attilio Fontana (@FontanaPres) 5 aprile 2019
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