Cronache

"Così il Papa vuole cancellare le mosse di Ratzinger"

Papa Francesco starebbe per procedere per via legislativa alla cancellazione dell'Ecclesia Dei e della prefettura della Casa Pontificia. Questo comporterebbe, dicono i tradizionalisti, un attacco alla "Messa in latino" e l'allontananamento di mons. Georg Gänswein

"Così il Papa vuole cancellare le mosse di Ratzinger"

Papa Francesco starebbe per cancellare due istituzioni considerate centrali, in maniera diretta o meno, da Joseph Ratzinger e, soprattutto, dai ratzingeriani.

Le indiscrezioni sono alimentate nei corridoi mediatici abitati dal cosiddetto "fronte tradizionalista", ma bisognerà aspettare per trovare conferma di quanto sarebbe stato anticipato dal vaticanista Marco Tosatti.

Bergoglio vorrebbe estinguere l'Ecclesia Dei e la prefettura della Casa Pontificia. Il primo atto esecutivo, che passerebbe da un Motu proprio, servirebbe a coadiuvare la definitiva pacificazione dei rapporti con la Fraternità sacerdotale San Pio X. La commissione pontificia, che era nata durante il pontificato di Giovanni Paolo II, era stata pensata per coadiuvare il processo che avrebbe dovuto portare alla conciliazione con la comunità fondata da Lefebvre. Poi Benedetto XVI ne ha parzialmente modificato l'assetto e i compiti: quei cattolici che, pur non riscontrando l'esistenza di un parere favorevole del vescovo della loro diocesi o del sacerdote della parrocchia che usano frequentare, ricercano un ente in grado di concedere l'utilizzo del Messale Romano - grazie al Summorum Pontificium di Ratzinger - possono rivolgersi all'Ecclesia Dei.

I tradizionalisti, insomma, percepiscono la commissione come un baluardo in difesa del "vero cattolicesimo". La stesso istituto sembra utile pure a scavalcare possibili ostruzioni progressiste in materia di celebrazione della "messa tridentina". Ma qualcosa starebbe per cambiare. Ha scritto Marco Tosatti su La Nuova Bussola Quotidiana che: "Secondo nostre fonti il Motu Proprio che dispone la fine di Ecclesia Dei come Commissione indipendente, e la sua integrazione come Ufficio nella Congregazione per la Dottrina della Fede è pronto, firmato dal Pontefice, e avrebbe dovuto essere pubblicato addirittura prima di Natale. La persona che ci ha dato la notizia l’ha letto, e ce l’ha brevemente descitto". Ma questo è solo il primo possibile scombussolamento dell'ordine precostituito cui il Papa argentino starebbe pensando.

L'altro, che farebbe ancor più notizia e ancor più rumore, riguarda la possibile cancellazione della prefettura della Casa Pontificia. La carica oggi ricoperta da mons. Georg Gänswein. Il vescovo tedesco, che è ancora oggi il più vicino a Benedetto XVI, starebbe per essere destinato a un altro incarico. Stando sempre a quello che sostiene Tosatti su LaNBQ, apprendiamo che: "Georg Gaenswein, già segretario particolare di Benedetto XVI, e la persona che ancora attualmente si occupa quotidianamente del papa emerito, dovrebbe, sempre secondo le voci riportate, diventare Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi...".

Bergoglio, per mezzo del suo potere legislativo, cancellerebbe in breve tempo sia una commissione considerata centrale, almeno dai più conservatori, per la non contaminazione modernista della dottrina e per il futuro della Chiesa cattolica, sia la prefettura presso cui è incaricato un ecclesiastico che abbiamo conosciuto durante il pontificato dell'emerito.

I ratzingeriani sembrerebbero già sul piede di guerra, ma bisognerà verificare nel tempo la reale entità di quella che per il momento rimane solo una duplice, seppur molto riportata, indiscrezione.

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