Sette anni "di inferno", fatti di vessazioni, botte, incubi. In quello che invece doveva essere il "Paradiso" di un asilo gestito dalle suore. Accade a Roma, dove Stefania D'Acunto ieri ha raccontato in aula al processo contro le suore Carmelitane di Rocca del Papa il calvario dei suoi figli di 6 e 2 anni.
"Per i miei bambini è stata una tortura, per sette anni hanno vissuto all'inferno, erano terrorizzati", è l'inizio del racconto riportato dal Messaggero. "I bambini negli orari di visita mi si aggrappavano e non mi lasciavano andare via- aggiunge durante il processo al tribunale di Velletri - ho iniziato a notare su mio figlio dei lividi. Una volta era evidente che aveva ricevuto un colpo in testa, mi dissero che i bambini quando giocano si fanno male" .
Ma non era così. Il frutto di quei lividi, secondo l'accusa, è da ricercare nelle violenze delle suore: polso rotto, 40 punti di sutura - scrive ancora il quotidiano romano - "perché qualcuno aveva spinto il bambino contro una porta a vetri". Così sono scattate le indagini. "Finalmente- aggiunge Stefania - uno degli operatori mi ha detto cosa accadeva.
La notte e nei fine settimana i bambini rimanevano da soli con le suore che per farli star tranquilli usavano i ragazzi più grandi. E questi li minacciavano, e li picchiavano tutto sotto il completo disinteresse di chi invece doveva accudirli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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