Cronache

Costrinse la figlia 13enne a prostituirsi, mamma condannata

La sentenza dei giudici di Salerno: sette anni a carico della donna, condannato a 9 anni il cliente-promoter "amico" della madre

Costrinse la figlia 13enne a prostituirsi, mamma condannata

Costrinse la figlia appena tredicenne a prostituirsi, i giudici condannano la madre della ragazzina a sette anni di carcere. Arriva la sentenza su un agghiacciante caso di prostituzione minorile scoperto, un anno fa, in provincia di Salerno.

La decisione è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno all’esito del rito abbreviato. Condanna anche per un 62enne “cliente” della donna, accusato di aver abusato – in cambio di soldi e qualche regalo – della ragazzina.

La sordida storia su cui s’è pronunciata la magistratura salernitana risale al 2015 quando la donna ha iniziato a offrire le grazie della figlia, appena adolescente, ad alcuni “amici”. Tra questi anche il 62enne che, stando a quanto emerse dalla indagini dei carabinieri, rivestì anche il ruolo di “promoter”, procurando nuovi clienti alla donna, una 40enne.

L’inchiesta, sfociata con due arresti nell'ottobre dello scorso anno, si è mossa con circospezione e attenzione. Non è stato necessario troppo tempo agli investigatori per ricostruire tutta la questione. La mamma si affidava all’amico muratore che le faceva anche da “manager” procurandole nuovi amici che poi sarebbero diventati suoi clienti. Li pescava dalle sue conoscenze personali, tutti della zona, nell'area tra Roccapiemonte e Castel San Giorgio, in provincia di Salerno. E intanto si intratteneva con la figlia della 41enne il cui silenzio, ai due, costava relativamente pochissimo: qualche mancetta, qualche regalino di poco conto.

Gli incontri sarebbero avvenuti, per la maggior parte, in un casolare di campagna.

Dopo l’operazione dei carabinieri, la ragazzina è stata affidata ad alcuni parenti.

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