Cronache

La previsione Covid di Merler: "Cosa può succedere ora"

In una intervista a Repubblica Stefano Merler, matematico della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha evidenziato che la variante Delta non spiega tutto in quanto pesano i comportamenti dei cittadini

La previsione Covid di Merler: "Cosa può succedere ora"

A provocare la salita della curva del contagio da Covid-19 sono stati i festeggiamenti per i campionati Europei di calcio. Una crescita che, per fortuna, ora rallenta. Di questo si è detto sicuro Stefano Merler, della Fondazione Bruno Kessler di Trento, che in una intervista a Repubblica ha affermato che ora la prospettiva è che l'Rt cali o si stabilizzi sui valori attuali di 1,2. Ma bisognerà fare attenzione a cosa accadrà a settembre con la riapertura delle scuole.

Eppure l’Rt, anche nel recente passato,è stato oggetto di molte critiche. Il ricercatore della Fbk ha spiegato che tale indice in ogni epidemia è uno dei tre indicatori fondamentali "con incidenza e gravità della malattia. È stato associato ai colori delle Regioni, e anche per questo ha subito critiche, ma dal punto di vista scientifico è l'indicatore principe".

Per raccontare cosa sta accadendo in questi giorni Merler, che calcola l'indice di trasmissibilità per l'Istituto superiore di sanità, parte dallo scorso giugno quando l’indice Rt era di 0,6. Un dato che, ha sottolineato il ricercatore della Fbk, indica la trasmissibilità della variante Alfa (più conosciuta come inglese) ed è sempre stato sotto la soglia di 1 fin dalle riaperture.

Poi ecco che da fine giugno, tale indice "è schizzato in alto, certi giorni è stato di 1,8. Un dato più alto di quelli visti dalla Cabina di regia con cadenza settimanale". Per Merler c’entra sì la variante Delta ma non questa non è l’unica spiegazione della crescita: "Con Istituto e ministero abbiamo stimato la trasmissibilità della Delta. È compresa tra il 30 e il 110% in più rispetto alla Alfa. In base a questi dati, una volta diventata prevalente avrebbe dovuto quindi portare l'Rt tra 0,9 e 1,3".

Poi il matematico mette nel mirino i festeggiamenti dopo le partite degli Europei. Merler ha, però, ammesso che "non ci sono studi sulle cause di quello che è successo" ma "non vedo altre ipotesi". Del resto, ha evidenziato, "in quel periodo non sono cambiate le regole. E il fatto che l'ultima rilevazione dell'Rt, il 27 luglio, abbia osservato un nuovo calo, a 1,2, dice che quella crescita è collegata a un comportamento limitato nel tempo, legato forse ai festeggiamenti. Che abbiano avuto un peso del resto lo dicono i cluster in alcune Regioni dopo le partite".

Lo stesso matematico della Fbk ammette anche di non sapere se da ora la situazione sia destina nata a migliorare in quanto adesso si possono solo fare analisi di scenario per valutare il rischio. "La prima possibilità- ha aggiunto- è che l'Rt scenda sotto la soglia di 1. Sarebbe una cosa estremamente positiva. E significherebbe che con i comportamenti di oggi e con il piano vaccinale possiamo tenere sotto controllo la Delta". Ma vi è anche la possibilità che l’Rt resti intorno a 1,2. Ciò vorrebbe dire, secondo Merler, che l'epidemia cresce ancora, anche se meno rispetto al passato. "In questo caso l'impatto dal punto di vista sanitario dovrebbe comunque essere contenuto", ha rassicurato. Ma non è tutto. Perché esiste una terza ipotesi "più remota di un nuovo aumento dell'Rt, legato a comportamenti sbagliati dei cittadini".

Dubbi ci sono anche sull’impatto diverso avuta dalla Delta nei vari Paesi. Merler ha spiegato che è difficile fare confronti: "Il Regno Unito ha avuto la Delta prima e può aver scontato il fatto di aver puntato su una grande estensione delle prime dosi, che da sole sono poco efficaci contro la variante. La Spagna, come altri, probabilmente ha ecceduto nelle riaperture".

Vi è poi la delicata questione della scuola. Tra circa un mese studenti ed insegnanti torneranno in aula. Merler afferma che il rientro in classe è stato organizzato "con protocolli attenti" ma l'impatto "non si può prevedere". Per l’esperto molto dipende da come ci si arriverà in base ai tre scenari appena citati. "Se la situazione sarà sotto controllo, con un numero basso di contagi, si potrà tornare a lezione con relativa tranquillità. Altrimenti qualche problema ci sarà. Rispetto a un anno fa però abbiamo una grande arma: il vaccino".

Merler, infine, ha difeso il lavoro svolto fino ad ora spiegando anche il perché le previsioni sul numero di contagi e ricoveri a volte non sono state confermate dai fatti. "Non erano previsioni, quelle non si possono fare, tanto più con questa epidemia. Abbiamo fatto analisi di scenario, costruendo possibili andamenti sulla base di ipotesi".

Per il ricercatore della Fbk servono a fare stime di rischio per capire cosa può succedere "a seconda di quanto si riapre".

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