Cronache

Migliaia di migranti in poche ore: "Così l'Italia rischia il caos"

Cresce la pressione sulle coste italiane: dalla Sicilia alla Calabria, passando per il Salento, gli sbarchi di migranti proseguono senza sosta

Migliaia di migranti in poche ore: "Così l'Italia rischia il caos"

Non si fermano gli sbarchi di Natale nel nostro Paese e anche il giorno di Santo Stefano è stato caratterizzato dagli arrivi sulle coste italiane. Nonostante le condizioni meteomarine siano pessime, non si fermano le partenze dalle coste africane in direzione dell'Italia e della Grecia. Solo nella gornata di oggi 490 migranti sono approdati in Calabria, a Crotone, ondata dopo ondata. La guardia costiera ha effettuato anche alcuni salvataggi al largo delle coste italiane e dal 24 dicembe sono oltre 1000 gli arrivi nel nostro Paese.

Un primo sbarco è avvenuto all'alba: a bordo di un veliero intercettato da una motovedetta del Roan della Guardia di finanza sono state trovate 90 persone. Un secondo soccorso, invece, è stato effettuato da una nave mercantile battente bandiera russa, che ha portato nel porto calabrese altri 400 migranti. Le dimensioni della nave Mekhanian Herokin hanno reso difficoltoso l'attracco al porto calabrese.

Il peschereccio con a bordo le 400 persone era stato avvistato dall'aereo ATR42 "Manta" della guardia costiera, a circa 80 miglia a largo di Crotone, in area SAR italiana, in condizioni di pericolo considerato l'elevato numero di persone a bordo e le condizioni dell'unità nel corso della sua navigazione. È stata l'Italia a chiedere l'intervento del mercantile presente in zona per effettuare il soccorso. La nave, a causa delle grandi dimensioni, si è dovuta fermare all'imboccatura del porto dove è stata raggiunta dalle motovedette. I 400 migranti sono provenienti dall'Africa e dell'Asia. Tra loro molte famiglie afghane, ma anche siriane. Numerosi i minori non accompagnati di età compresa tra i 10 e 17 anni, ma anche bambini piccolissimi insieme alle loro mamme e donne in gravidanza, per una delle quali si è reso necessario il ricovero all'ospedale di Crotone.

In appena 24 ore sono stati oltre 700 i migranti sbarcati in Calabria. La guardia costiera nelle ultime ore ha rintracciato il barchino con 27 persone a bordo che era stato dato per disperso due giorni fa. Le operazioni di ricerca, coordinate dalla guardia costiera italiana, sono iniziate nel pomeriggio del 24 dicembre, con il barchino avvistato da un velivolo Frontex all'interno dell'area SAR italiana. Il centro nazionale di soccorso ha dapprima attivato i mercantili presenti in zona, inviando successivamente la motovedetta CP325 della Guardia Costiera di Pozzallo.

"Ondate di sbarchi di clandestini senza sosta, così non si può più andare avanti. Il Ministro degli Interni non può limitarsi a politiche di smistamento domestico degli stranieri. La situazione è insostenibile perché l'Italia, rinunciando al presidio dei confini, rinuncia anche alla propria sovranità territoriale", ha detto Enrico Aimi, Capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri al Senato. Il senatore ha poi aggiunto: "Si cambi politica, non solo in tempo di crisi economica e pandemica, ma in previsione di una ondata ancora più massiccia di arrivi, conseguenza di scellerate e pericolose politiche migratorie lassiste e assistenziali. Occorrono respingimenti e accordi bilaterali di rimpatrio. Diversamente non è difficile preconizzare il caos, anche in tempi contenuti".

"Gli ultimi sbarchi di donne, uomini e minori al porto di Crotone, nel numero di diverse centinaia di persone perlopiù provate, disidratate e stremate che si aggiungono ai migranti che a ritmo sostenuto arrivano sulle coste della Calabria, segnalano l'acutizzarsi delle criticità delle politiche di contenimento degli arrivi e l'urgenza che si intervenga per evitare che una situazione cosi difficile sfugga di mano", ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso. Che poi ha aggiunto: "Visto che l'Europa sfugge alle proprie responsabilità e si oppone agli accordi di Malta del 2019 per un equo ricollocamento, è necessario che lo Stato italiano si doti di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate. E che, al contempo, garantisca un controllo capillare di chi giunge in Italia e finisce in centri d'accoglienza che oggettivamente non possono garantire i diritti primari".

La pressione sulle coste italiane è sempre più insostenibile.

Nel corso della serata la nave Sea Watch 3 ha comunicato di aver preso a bordo altre 96 persone che si trovavano a bordo di un gommone, facendo salire a 446 il numero di migranti attualmente presenti sulla nave della ong tedesca.

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