Crolla un palazzo a Napoli "Non ci sono dispersi"

Il cedimento, causato probabilmente da infiltrazioni d'acqua, ha riguardato solo una parte dell'edificio. I vigili del fuoco: "Non ci sono dispersi". Contusi due vigili urbani

Crolla un palazzo a Napoli "Non ci sono dispersi"

È crollato parzialmente, tra il fuggi fuggi dei passanti, un palazzo a Napoli, in via Riviera di Chiaia, nella zona del lungomare. Sul posto, dove si sentiva forte odore di gas, sono arrivati immediatamente polizia e quattro squadre di vigili del fuoco, che hanno scavando con le mani senza sosta tra le macerie alla ricerca di eventuali persone coinvolte. Per cercarle, anche i cani della Protezione civile, ma i pompieri assicurano: "Non ci sono dispersi". Un'altra parte del palazzo è caduto su un autobus di linea, fortunatamente senza passeggeri, e su un'automobile. Evacuati palazzi e scuole in tutto il circondario.


Il palazzo crollato come appare su Google Maps

Ancora ignote le cause del cedimento, così come il reale stato del palazzo, rimasto in piedi per metà e che ospita prevalentemente uffici. L'ipotesi più accreditata parla di una infiltrazione d’acqua proveniente da una falda acquifera naturale, presente in zona, che avrebbe creato un vuoto sotto l’ala del palazzo. Poco prima del crollo qualcuno aveva sentito puzza di gas e scricchiolii. Altri parlano di rumore di acqua e sassolini che cadevano e ha avvisato i vigili urbani. Qualcuno sostiene anche di aver sentito un'esplosione, come "una bomba". Due agenti sono andati a controllare l'edificio - sul cui tetto c'è una piscina - e hanno rischiato di finire sotto le macerie: la loro auto è stata schiacciata da alcuni massi. Un testimone ha raccontato: "Ho visto il crollo, c’è stato poco tempo per scappare. Ero in strada e ho visto una decina di persone che scappavano urlando". Un superstite ha inoltre detto di essere stato avvisato dai vigili del fuoco poco prima che l'edificio venisse giù: "Uscite, uscite, ci hanno detto. Ci hanno detto che stavano lavorando ad una cabina elettrica che era già crollata".

Sotto accusa c'è anche la costruzione della nuova linea 6 della metropolitana: i lavori nella zona vanno avanti giorno e notte provocando non pochi sussulti. Alcuni abitanti, inoltre, raccontano di un avvallamento che qualche giorno fa si era formato nel cortile di un altro palazzo, causando l'inagibilità e la chiusura di un esercizio commerciale.

Paralizzato il traffico della città, deviato da quella che è una delle maggiori arterie stradali. Per decongestionare la zona è stata riaperta provvisoriamente la circolazione del lungomare di via Caracciolo su entrambi i sensi di marcia.

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