Crollo ponte a Genova, governo dà il via all'iter per la revoca della concessione ad Autostrade

Il pugno duro dopo il crollo del ponte a Genova. Toninelli: "Cambieremo tutto". E Conte: "Va garantita la sicurezza"

Crollo ponte a Genova, governo dà il via all'iter per la revoca della concessione ad Autostrade

Luigi Di Maio aveva confermato la "volontà" politica di revocare la concessione alla società autostrade dopo il crollo del ponte di Genova. Icosti per l'erario potrebbero essere onerosi, eppure Toninelli infoprma che è stata inviata dal Mit una lettera a Autostrade per informarla dell'avvio dell'iter per la decadenza della concessione.

Toninelli revoca la concessione

"Ho una notizia importantissima da darvi - scrive il ministro su Facebook - Il mio ministero ha inviato ad Autostrade la lettera con cui prende avvio la procedura per la decadenza della concessione. Vogliamo cambiare tutto. Vogliamo farlo perché le vite umane vengono prima degli utili aziendali. Perché la sicurezza dei cittadini viene prima dei dividendi agli azionisti". Per Toninelli "il Governo va avanti per accertare le responsabilità dell’accaduto e punire i colpevoli". E mentre è stata "immediatamente costituita una commissione ispettiva presso il mio ministero" che sta facendo "gli accertamenti tecnici sul crollo del viadotto ed entro un mese mi relazionerà su cosa ha scoperto", il governo si appresta alla battaglia contro Autostrade

I risultati delle indagini della commissione ispettiva, infatti, serviranno per "valutare le inadempienze di Autostrade per l’Italia". "Il mio ministero - spiega il grillino - ha chiesto formalmente ad Autostrade per l’Italia di fornire entro 15 giorni una dettagliata relazione per dimostrarci se e come ha agito, in merito alla manutenzione del ponte Morandi, secondo gli oneri e gli obblighi che gli competono come ente gestore di quel tratto di autostrada". Per Toninelli la società, e dunque la sua controllante Atlantia (dei Benetton) dovrebbe sostenere le spese per risarcire le famiglie delle vittime. "Ci aspettiamo che Autostrade - scrive su Facebook il ministro - si mostri collaborativa su eventuali iniziative a titolo di risarcimento danni a persone e beni, naturalmente a sue spese, come peraltro previsto dalla convenzione"

Il pungo duro di Conte

La linea del governo è quella di "ribaltare" il sistema delle concessioni. Lo ha detto Toninelli e lo ha ripetuto Conte: "Questo Governo - dice il premier in una nota - farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e man mano che esse scadono ne approfitterà per impostare queste operazioni sulla base di nuovi princìpi e di più soddisfacenti equilibri giuridico-economici". Il presidente del Consiglio denuncia un "processo di privatizzazioni" avviato anni fa "secondo una logica che ha favorito la gestione finanziaria delle stesse e ha oscurato la logica industriale che invece dovrebbe caratterizzarle". "Adesso - spiga il premier - ci ritroviamo con rapporti di concessione e contratti di servizio ormai in essere, alcuni dei quali scadono in un futuro non prossimo, e che contengono condizioni e clausole molto sbilanciate a favore dei concessionari".

La posizione di Conte è chiara. "Questo Governo - spiega - intende dare un segnale di svolta ben preciso: d'ora in avanti tutti i concessionari saranno vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione, dovranno rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione a loro carico e, più in generale, dovranno comprendere che l'infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico che il Paese e, quindi, i cittadini sono disposti ad affidare alle loro cure solo a patto che il lucro che ne viene ricavato sia ampiamente compensato dalle garanzie di un'assoluta tutela e sicurezzà delle vite degli utenti e di una 'gestione realmente efficientè del servizio".

La polemica con la stampa

Non mancano alcune note polemiche. È Toninelli a attaccare qui quotidiani che avano disegnato Lega e M5S divisi sull'ipotesi di revoca di concessione ad autostrade. "È incredibile leggere la stampa che parla di Governo diviso, tra M5S e Lega, sul trattamento da riservare ad Autostrade.

E invece non fa quasi cenno alle responsabilità enormi del concessionario nella tragedia - attacca il grillino - D'altronde sono decenni che i giornali reggono il gioco a certi poteri forti, mentre i partiti ottenevano fondi da quegli stessi potentati, consentendo loro in cambio di arricchirsi enormemente a scapito dello Stato e degli italiani. Il Governo andrà avanti compatto finché i diritti dei cittadini non torneranno a essere prioritari rispetto agli interessi privati di qualcuno".

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