"La politica deve rispettare i magistrati, e deve farlo ancora di più" di quanto non accada oggi. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, intervenuto a "In mezz'ora" su Rai 3, dedicato all'improvviso aumento di tensione tra magistratura
e politica. Legnini non entra nel merito dello scontro, "il mio ruolo non me lo consente", però nota che -replicando a un'osservazione sulla tempistica dello scontro, iniziato con le parole sulla "barbarie giustizialista" pronunciate in Aula da Matteo Renzi a cui è poi seguita l'intervista sul Corriere della sera del presidente dell'Anm Piercamillo Davigo- "i toni eccessivi non aiutano alla ricerca del confronto. mi sembra che lo stesso Renzi abbia utilizzato ieri toni diversi, così come prendo atto della rettifica che Davigo ha fatto la sera stessa dell'intervento. Credo che il rischio d'incendio possa avviarsi a soluzione".
Giudici e politici "non devono certo andare a braccetto, ma non è bene neanche la guerra continua -prosegue Legnini-. Bisogna attivare di più
il principio della separazione dei poteri, ben scandito nella Costituzione.
-conclude- sono legittime".
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