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"Torni in Africa". E in aula scatta la bagarre: cosa è successo in Francia

Bufera durante una seduta del parlamento. Per la sinistra il deputato lepenista Grégoire de Fournas avrebbe rivolto insulti razzisti a un deputato di colore. Ma il parlamentare nega: "Mi riferivo alle navi delle Ong"

"Torni in Africa". E in aula scatta la bagarre: cosa è successo in Francia

L'Assemblea nazionale francese è stata teatro, nel pomeriggio di ieri, di un'esplosione di fischi e di contestazioni in seguito a una presunta frase razzista pronunciata da un deputato nei confronti di un collega. A fare scoppiare la bagarre in aula è stata infatti un'esclamazione dell'onorevole Grégoire de Fournas, esponente del partito lepenista Rassemblement National (Rn), lanciata mentre stava parlando Carlos Martens Bilongo, parlamentare del movimento di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi). La frase incriminata è stata detta da de Fournas durante il question-time, mentre Bilongo, di origini anglo-congolesi, stava rivolgendo ai membri del governo alcune domande sulla nave Ocean Viking e sui migranti che quest'ultima ha di recente soccorso nel Mediterraneo.

L'onorevole lepenista ha quindi interrotto l'intervento dell'esponente de Lfi urlando: "Torna in Africa". Queste parole hanno subito provocato il caos nell'Assemblea, con fischi e cori di condanna sollevatisi dagli scranni dei parlamentari anti-Le Pen. Alla fine, Yael Braun-Pivet, presidente della Camera bassa, si è vista costretta a sospendere il question time.

Bilongo e il suo partito hanno subito bollato le parole di de Fournas come un attacco razzista, mentre il Rassemblement ha sostenuto invece che la frase sull'Africa fosse in realtà rivolta alla Ocean Viking, ossia all'oggetto della discussione parlamentare. Cosa abbia detto il deputato nazionalista in quegli istanti non è facilmente deducibile, poiché, in francese, i pronomi "lui" (il) e "loro" (ils) - come si sente nella frase "Qu'il retourne en Afrique" detta da de Fournas - sono pronunciati allo stesso modo, il che suggerisce che lui potrebbe essersi rivolto sia a Bilongo sia, teoricamente, alla nave.

Neanche la trascrizione del dibattito di ieri pomeriggio, pubblicata stamattina presto sul sito dell'Assemblea nazionale dai funzionari della stessa contribuisce a fare luce sulle parole del politico di destra. Il resoconto ufficiale del question-time infuocato si limita a riportare al singolare la frase contestata, ossia "Che torni in Africa". È quindi quasi impossibile stabilire se de Fournas intendesse usare il singolare per rivolgere la sua frase alla barca o al collega Bilongo.

Nemmeno le spiegazioni dello stesso deputato del Rn aiutano a capire cosa sia stato esattamente detto durante quel question-time. In un primo momento, poco dopo la sospensione della seduta, intorno alle 17 di ieri, de Fournas aveva sostenuto che intendeva dire "che la barca deve tornare in Africa", dando di conseguenza ragione ai sostenitori della tesi per cui quel pronome "il" andrebbe riferito alla Ocean Viking. Ma, poco dopo le 20, il politico ha cambiato versione, affermando via social di avere usato allora il pronome plurale "ils" e di essersi rivolto, con quell'esclamazione, a più destinatari: sia all'imbarcazione sia ai migranti caricati a bordo della stessa. Lo stesso ha comunque sempre negato di essersi reso protagonista di commenti razzisti, bollando come "manipolazioni della sinistra" tutte le ricostruzioni dell'accaduto volte ad attribuirgli "commenti disgustosi".

Il presunto contenuto offensivo di quanto detto da de Fournas in aula ha spinto a prendere posizione sulla vicenda i massimi organi dello Stato, fino al presidente Emmanuel Macron, che si è detto "scioccato" dalle "parole intollerabili" attribuite al deputato del Rn. Il politico lepenista potrebbe essere sanzionato già oggi dall'ufficio di presidenza dell'Assemblea nazionale.

De Fournas è passibile di una "censura semplice", ossia la privazione di metà dell'indennità parlamentare per un mese, oppure di una "censura con esclusione temporanea", cioè la privazione per due mesi della metà dell'indennità del deputato, con il divieto di partecipare ai lavori dell'Assemblea per quindici giorni.

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