Desirée, svolta nelle indagini: fermati tre clandestini

Mamadou Gara e Brian Minteh sono accusati di omicidio, spaccio e violenza sessuale di gruppo. Fermato anche un nigeriano 40enne

Desirée, svolta nelle indagini: fermati tre clandestini

Svolta nelle indagini per l'omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina trovata morta nella notte tra giovedì e venerdì scorsi tra le mura di un cantiere abbandonato in via dei Lucani a Roma. I due fermati sono senegalesi e irregolari. Si tratta di Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43 anni. Secondo gli inquirenti sarebbero loro i responsabili dell'omicidio della ragazza. L'accusa è anche di violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Nelle scorse ore in questura sono stati sentiti ben sei testimoni e quattro sospettati. Gara aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed era stato raggiunto da un decreto di espulsione ad ottobre 2017. Minteh aveva presentato alla questura di Roma la richiesta per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari. La questura era in attesa di integrazioni documentali perché la domanda risultava carente della prescritta iscrizione anagrafica. La svolta con il fermo è arrivata dopo le 23:00 di ieri sera. Secondo gli investigatori i due fermati avrebbero prima somministrato la droga alla ragazza e poi l'avrebbero stuprata. Una terza persona, Alinno Chima, un nigeriano 40enne è stato fermato invece in mattinata, anche lui irregolare con permesso di soggiorno scaduto.



La ragazza si era allontanata dalla sua abitazione dopo una lite con i parenti. Poi la fuga verso quel palazzo avvolto da impalcature dove ha trovato la morte. Secondo alcuni testimoni la ragazza avrebbe tentato di recuperare il cellulare che le avrebbero rubato nella vicina piazza dell'Immacolata. Una zona conosciuta per lo spaccio di stupefacenti. Già nelle scorse settimane la 16enne aveva frequentato quella zona alla ricerca di qualche pasticca. All'interno del cantiere c'erano anche altre due ragazze romane.

Per determinare la morte di Desirée si attendono comunque gli esami tossicologici. L'ipotesi è che la ragazza possa essere stata soffocata con una mano sulla bocca durante le fasi concitate dello stupro per non farla urlare. Poi sarebbe partita l'agonia con cui la povera ragazza ha dovuto fare i conti. È morta da sola, in mezzo alle impalcature, stuprata da un branco senza scrupoli.

E subito dopo il fermo sono arrivate le parole del ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Due immigrati clandestini fermati stanotte per lo stupro e la morte di Desirée, altri due ricercati. Grazie alle Forze dell'Ordine, farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia".

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