Il cardinale George Pell, dopo la sentenza arrivata in Australia, ha passato la sua prima nottata in regime di detenzione. Ma nelle ore successive alla diffusione delle notizie che lo riguardano, sono arrivati ulteriori dettagli. Il Vaticano, in primis, ha dato inizio alla procedura canonica che, stando pure quanto è stato deciso in relazione al "caso McCarrick", potrebbe disporre la riduzione allo stato laicale del porporato australiano. Bisognerà constatare cosa ne pensa il papa. Soprattuto in seguito al summit sugli abusi che si è svolto in Santa Sede. Ma è un'altra questione che pare sconvolgere gli animi di chi si sta interessando della vicenda.
Come riportato dall'Huffington Post, il suo avvocato difensore, in relazione a uno dei reati contestati al cardinale, ha eccepito la "semplice penetrazione". Robert Richter, cioè il legale in questione, avrebbe dichiarato quanto segue: "Non era più di un semplice episodio di penetrazione sessuale in cui il bambino non partecipava attivamente". L'ex prefetto della Segreteria per l'Economia, nel caso questa linea fosse passata, avrebbe potuto ottenere - forse - un parziale sconto di pena. E le fattispecie in cui è coinvolto - com'è ormai noto - sono più d'una. Quanto sta accadendo attorno all'alto ecclesiastico, intanto, sembra alimentare le polemiche interne. I "tradizionalisti", che di solito utilizzano queste vicende per mettere in discussione l'operato del Santo Padre, difendono Pell. Specie sui social network, dove non è raro incappare in commenti che sostengono l'innocenza del porporato cattolico. La spiegazione sta pure in questo: il cardinale è sempre stato considerato un conservatore. Ma è lecito pronosticare, specie dopo l'incontro staordinario che ha avuto luogo pochi giorni fa, che papa Francesco proceda seguendo la linea della "tolleranza zero".
La "crisi" della Chiesa cattolica viene investitat da un caso che non ha precedenti. Pell potrebbe presto essere 'sporporato'. Poi, in seguito, potrebbe tornare a essere un semplice laico.
Intanto - questo è già stato stabilito - non solo non fa più parte del C9, l'organo deputato alla riforma delle istituzioni ecclesiastiche voluto da Bergoglio, ma non è neppure più il "ministro" delle Finanze del Vaticano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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