Il dilemma di nemica e sorella

Il dilemma di nemica e sorella

Singolare conflitto famigliare: esce il mio quinto libro sul «Tesoro d'Italia», Dal mito alla favola bella, da Canaletto a Boldini. È utile promuoverlo in televisione. E mia sorella, che ne è l'editore con «La nave di Teseo», programma interviste e incontri. Mi chiama Bianca Berlinguer, un'amica colta e civile di cui sono stato spesso ospite e che ho sostenuto nelle sue vicende con la Rai. Ma non mi chiama per il libro. Mi invita per un dibattito con Asia Argento, in un confronto che si immagina polemico tra l'attrice e alcuni che l'hanno criticata. Non io in particolare, ma lei si è contrapposta a me in uno scambio di battute su Facebook in seguito ad alcune osservazioni del suo ex marito Morgan che io avevo commentate. L'antipatia dell'Argento per me è dichiarata, benché non motivata da fatti personali. Io non l'ho mai incontrata, mentre lei ha ritenuto di bloccare la sua pagina, peraltro da me mai guardata, per interrompere il dialogo. Perché allora accetta un confronto in tv? Al solo sentirlo proporre mia sorella, che pure stima la Berlinguer, inorridisce, si rifiuta di mandare il libro e le fotografie. Inveisce contro di me, sapendo che io amo i contesti difficili. E io sono fra due fuochi.

Fatico a non accettare le sfide, anche quando non mi appassionano (l'interesse per l'argomento è tutto dell'Argento), ma per cavalleria non andrò per non mettere in contraddizione chi ha manifestato di non voler parlare con me via web. E poi, lo confesso: me lo ha sconsigliato il Mossad.

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