Sospettavamo da tempo della somiglianza fra il proprietario e la razza del cane scelto. Somiglianza che non si limita a una comunanza di carattere, ma sfocia addirittura in quella fisica.
Come non associare il Bulldog inglese al volto arcigno di Sir Winston Churchill e come esitare di fronte alle figure di Gabriele D'Annunzio e dei suoi adorati Barzoi (Levrieri russi), archetipi di quella perfezione estetica ricercata dal vate?
Il sospetto si è poi tramutato in certezza quando una serie di ricerche, condotte da diversi gruppi universitari, ha messo in luce che questa sorta di osmosi anatomica e caratteriale, tra il proprietario e il suo cane, è un dato di fatto.
Ma ora siamo andati molto oltre i confini della somiglianza tra cani e padroni. È infatti uscita, in Gran Bretagna, un'applicazione per tablet e smartphone che ci permetterà di leggere quale eventuale legame affettivo si possa sviluppare nella persona che incontriamo a passeggio, a seconda che possieda o meno una determinata razza di cane.
Quando ero giovane, tra i mezzi più adatti a «cuccare» c'erano il possesso di un'automobile ovviamente, oppure saper suonare una chitarra, che attirava nugoli di ragazzi d'ogni nazionalità nei campeggi di Parigi o di Londra. Oggi, se si vuole andare a caccia di «prede» ai giardini pubblici o nella «vasca» cittadina, è bene munirsi di un cane, della giusta razza, che si tramuterà in una vera e propria esca per il single che passeggia dall'altra parte.
Sono stati arruolate mille persone, tra gay ed eterosessuali, che hanno risposto alle domande formulate per rendere disponibile l'applicazione.
In sostanza, i cinofili, attraverso le loro scelte sul carattere dei cani, hanno stabilito che, se incontrate una donna che porta a spasso un Barboncino, probabilmente si tratta di un tipo un po' bisbetico, sicuramente costoso da mantenere, ma di certo piuttosto «bollente».
Se invece la donna che incontrate ai giardinetti tiene al guinzaglio un Chihuahua è probabile che si tratti di un tipo da «una botta e via». Se possiede un Beagle, potrebbe essere la vostra futura sposa, perché ha tutte le virtù di questi cani eccetto quella negativa di trovarvi in qualunque posto del mondo vi siate nascosti. Sia chiaro, da subito, che l'applicazione non è perfetta, quindi, se vedete una donna con un Chihuahua, occhio alle mosse azzardate e ai manrovesci ben stampati sul vostro viso arrapato.
Quando si tratta dell'uomo, ci sono non poche sorprese. Chi ostenta, con il guinzaglio imbullonato, il Pit Bull o il Rottweiler è considerato una mezza calzetta che si fa scudo del cane «macho» per nascondere le proprie carenze sotto le lenzuola. I possessori di Siberian Husky invece sono dei «veri uomini», mentre chi porta a spasso un Labrador o un Golden Retriever facilmente è «materiale da fidanzamento», insomma un futuro buon padre di famiglia. L'uomo che si fa precedere da un Bulldog è percepito dalla donna come una questione da sbrigare velocemente, «una notte e via».
L'uomo più attraente per la donna rimane quello che porta al guinzaglio il Pastore Tedesco. Gira e rigira Rin Tin Tin e Rex , la fanno ancora da padroni, nello spietato mondo di chi frequenta i giardini per rimorchiare.
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