Si è svolto venerdì e sabato a Milano un convegno internazionale di chirurgia oculare: «Videocatarattarefrattiva 2014», una iniziativa giunta alla 36esima edizione. Occasione di confronto tra la scuola oculistica italiana e quella di tutti gli altri Paesi. Un incontro per valutare le nuove frontiere della microchirurgia della cataratta.
I maggiori esperti hanno partecipato a questa iniziativa scientifica coordinata dal presidente del convegno, il dottor Lucio Buratto, un pioniere della chirurgia oftalmica. Tra i relatori, i cechi Rozsival Pavel della Charles university e Stodulka Pavel della Gemini Eye Clinic, i tedeschi Scharioth Gabor e Legher Michiel, i russi Takhtaev Yury e Zolotarev Andrei, lo svizzero Seiler Theo. Sei i collegamenti satellitari da centri di eccellenza (dal Centro Ambrosiano oftalmico e da Roma, Colonia, Barcellona, Praga e Zagabria) hanno trasmesso nelle sale del congresso le più avanzate tecnologie e tecniche operatorie.
In Italia si operano ogni anno oltre 500 mila pazienti di cataratta e circa 150 mila sono quelli che si sottopongono a tecniche laser per la correzione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. Oltre 20 milioni di italiani hanno un problema visivo, 12 milioni sono miopi, 5 ipermetropi, 3 astigmatici; inoltre, circa 25 milioni sono presbiti, cioè devono usare occhiali per vedere da vicino e leggere. Nei paesi industrializzati le cause più comuni di cecità o di importante calo della capacità visiva sono rappresentate dalla degenerazione maculare senile e dalla maculopatia legata al diabete. Il numero di casi sta aumentando anno dopo anno e rappresentano già una emergenza sanitaria avendo un notevole impatto sulla qualità di vita e sull'autonomia delle persone. Negli Usa, secondo uno studio del National Eye Institute sulla prevalenza della maculopatia legata all'età, nel 2010 i soggetti affetti erano circa 2 milioni con una proiezione di crescita a oltre 3 milioni nel 2030.Dati simili, per l'Europa, arrivano da uno studio pubblicato su Lancet nel 2014. Secondo questo lavoro la forma umida della maculopatia legata all'età colpisce nel 2014 circa 2 milioni e 500 mila europei con una proiezione di crescita a 2 milioni ed 800 mila nel 2020.
La nuova frontiera per l'intervento di cataratta si chiama laser a femtosecondi che esegue prima la piccola incisione di accesso e poi frammenta la cataratta. A tre anni dalla sua presentazione, il laser a femtosecondi si sta diffondendo in misura esponenziale nei migliori centri oculistici pubblici e privati: erano una cinquantina al suo esordio, oggi al terzo anno, i laser installati nel mondo superano i 1.000. É una tecnica innovativa (siamo nel campo delle nanotecnologie e con misure del miliardesimo di secondo) consente una precisione d'intervento, una sicurezza operativa e un decorso operatorio e postoperatorio più semplice con una guarigione più veloce ed un migliore recupero funzionale dell'occhio operato. Il laser a femtosecondi, in pratica un bisturi di luce, è stato introdotto per primo in Europa occidentale dal Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), diretto dal dottor Lucio Buratto, ideatore anche di una «app» per dare risposte scientifiche alle domande dei pazienti.
Ogni mese all'app si aggiunge una nuova opera che approfondisce temi diversi: «Miopia» e «Cataratta» che spiegano i due disturbi più comuni nella popolazione mondiale e «Occhio e Guida», «Occhio e lenti a contatto», «Occhio e trucco», «Occhio e vacanze» ed infine «Astigmatismo», approfondiscono il mondo della visione.L'app è scaricabile tramite il sito www.camospa.it/app oppure tramite Facebook cercando «Occhio e Vista».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.