Cronache

Don Biancalani contro Salvini: "Spero che questo governo cada al più presto"

Il taglio dei fondi per l'accoglienza contenuto nel decreto sicurezza bis risveglia la rabbia del prete anti-salvini: "senza soldi le cooperative non potranno più accogliere"

Don Biancalani contro Salvini: "Spero che questo governo cada al più presto"

Senza soldi non si accoglie, parola di prete. Parola di don Biancalani, il parrocco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Pistoia. Lui è stato uno dei primi preti anti Salvini e di questo ne va fiero. Altro che amore fraterno, per don Biancalani Matteo Salvini è il male. “È disumano, l’accoglienza è un dovere, lo dice il Vangelo di Nostro Signore che proprio Salvini fa vedere senza vergogna.” Lo stesso Vangelo che parla di amore “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Peccato che il don non ami molto Salvini tanto da augurargli di rimanere in mare aperto con un gommone pronto ad affondare.

Ma la missione di Don Biancalani è quella di difendere l’accoglienza: “I soldi sono troppo pochi, non si può fare nulla. I ragazzi non possono fare neanche dei percorsi di integrazione. È dura andare avanti così", afferma il prete. Ma i preti non sono nuovi a questo tipo di esclamazioni, a darne conferma è anche un famoso detto: “Senza soldi non si cantano messe.” Insomma, chi è riuscito a vivere grazie all’accoglienza non ci sta più alla chiusura del rubinetto voluto dal ministro Salvini.

Ma i motivi per attaccare il capo del Viminale sono tanti. E non solo i porti chiusi. Tutto è iniziato quando due anni fa, la prefettura di Pistoia, fece chiudere il centro di accoglienza di don Biancalani. Il motivo? Troppi problemi alla struttura, mancava la sicurezza. Secondo i vigili del fuoco, che fecero una lunga e attenta ispezione, la struttura non era idonea ad ospitare gli immigrati e a rischio incendio. E da quel giorno don Biancalani afferma di essere “perseguitato”. Per un normale controllo ministeriale.

Ma il prete va contro le leggi pur di “ospitare chi ha bisogno di aiuto”. Negli stessi spazi ritenuti “non idonei” dalla Prefettura don Biancalani continua ad ospitare. Decine i migranti ospiti nella struttura “abusiva”. Lì non ci potrebbero stare, ma ci stanno. Eccome. Bivaccano tutto il giorno. L’unico svago è il biliardino, per il resto bastano i cellulari e la connessione ad internet. Molti non hanno un lavoro e i documenti in regola ma il prete li protegge, anche andando contro la legge. Dopotutto “l’integrazione è un processo lungo e costoso” sostiene don Biancalani che trova il decreto sicurezza bis, da poco approvato dal Consiglio dei Ministri, “un’assurdità”. E aggiunge “Il taglio dei fondi destinati alle strutture che accolgono metterà a dura prova le cooperative. Senza soldi non potranno più accogliere.” Ma non lo facevano solo per “amore del prossimo”?

Lo stesso amore che spinse il prete dell’accoglienza a portare i migranti del suo centro a fare il bagno in piscina. La foto degli immigrati sorridenti e sfottenti fece il giro del web indignando. “Ecco come vengono spesi i soldi dell’accoglienza” dicevano in molti. Ma il prete, visto le alte temperature fuori stagione, è pronto al bis: “Penso di portarli nuovamente.” Sì, ma con quali soldi? “Vedremo...” Sicuramente questa volta non saranno quelli dello Stato.

Troppo pochi da poter sperperare così, ci sarebbe altro a cui pensare, magari a mettere a norma la struttura fuorilegge.

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