Cronache

E adesso Carola Rackete torna in Germania

Carola Rackete sarebbe partita per la Germania. Dopo l'interrogatorio ad Agrigento ha deciso di tornare a casa sua

E adesso Carola Rackete torna in Germania

Adesso Carola Rackete torna in Germania. Dopo l'interrogatorio di ieri ad Agrigento dove è stata ascoltata dai magistrati, adesso la tedesca che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza mentre era al timone della Sea Watch, fa ritorno in patria. Secondo quanto riporta Repubblica, la Rackete è partita per la Germania. Ieri, il suo avvocato aveva sottolinetao più volte che essendo una "libera cittadina" poteva anche far rientro a casa. E la Rackete non ha certo perso tempo decidendo di tornare in Germania. Subito dopo l'interrogatorio la capitana di Sea Watch ha tenuto una conferenza stampa davanti al tribunale che ha assunto i contorni di una comizio con un appello chiaro rivolto all'Europa che a suo dire dovrebbe spalancare le porte ed accogliere i migranti.

La capitana della Sea Watch resta indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e i magistrati, alla luce anche delle sue dichiarazioni, dovranno prendere anche una decisione riguardo al gesto più grave commesso dalla Rackete, lo speronamento di una motovedetta nel porto di Lampedusa con una manovra spericolata. Carola però potrebbe far presto ritorno in Italia. Infatti a Palermo il sindaco Orlando ha trovato il tempo di conferirle la cittadinanza onoraria della città. Premio questo che invece è stato negato dal Consiglio comunale ai militari delle Fiamme Gialle che si trovavano a bordo della motovedetta. Una decisione questa che non è stata certo digerita dal ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Nella Palermo del sindaco buonista Orlando regalano la cittadinanza onoraria a Carola ma la negano ai finanzieri che hanno rischiato la loro vita per colpa della comandante criminale. Siamo alla follia". Sempre il titolare degli Interni era tornato proprio sulla Rackete con un post su Facebook: "La nuova eroina della sinistra è stata interrogata per quattro ore...Ci sarà un giudice che almeno stavolta farà rispettare le leggi, la sicurezza e la dignità del nostro Paese? Io non vedo l'ora di espellere questa viziata comunista tedesca e rimandarla a casa sua". Il caso comunque non è chiuso. Sulla Rackete infatti potrebbe scattare un secondo procedimento che ipotizza la resistenza a pubblico ufficiale e la resistenza o violenza a nave da guerra.

Insomma il ritorno in Germania della capitana è solo una pausa dall'iter giudiziario che molto probabilmente dovrà affrontare nei prossimi mesi.

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