E adesso i genitori vogliono nelle mense scolastiche anche i «menu verdi»

Il manifesto dei Genitori vegani è chiaro: «Abbiamo a cuore la salute e il benessere di “tutti” gli animali, compresi i nostri bimbi». Mamma e papà vegan crescono figli vegan, senza eccezioni. «Un genitore deve scegliere il regime alimentare del proprio bambino e se vive animal free , anche il piccolo lo farà», sottolinea Roberta Bartocci, biologa nutrizionista vegana e autrice dell'e-book Svezzamento 6-24 mesi . La dieta priva di alimenti di origine animale è consigliata dai pediatri vegani alle donne in gravidanza, ai neonati e in tutte le fasi della crescita. Una delle battaglie dei genitori vegani è per ottenere menu cruelty free nelle mense scolastiche.

Non tutti gli esperti però sono d'accordo. «Non sono prevenuta nei confronti della scelta vegana - interviene Manuela Pastore, dietista clinica all'istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) -. Tuttavia ho molti dubbi sull'imposizione di questo regime alimentare ai bambini, come sull'applicazione ad altre categorie particolari: anziani, sportivi, persone con gravi patologie». I motivi? «Si tratta di una dieta non equilibrata - continua Pastore - e non ci sono studi scientifici validati che escludano ripercussioni sulla crescita. Esistono dei rischi». La dietista clinica mette in guardia genitori e aspiranti vegani: «Una dieta equilibrata dovrebbe includere tutti i gruppi alimentari e il veganesimo comporta alcune carenze, come quelle di ferro, vitamine del gruppo B, B12 in particolare, calcio. Questi componenti possono essere assunti sottoforma di integratori, ma nessuno può sostituire il valore nutrizionale e le sinergie che i singoli nutrienti acquisiscono in un alimento e in associazione agli altri di un pasto equilibrato. I rischi per la salute sono collegati a tali carenze: dall'anemia all'osteoporosi». La conclusione: «Mancano studi accreditati sui benefici della dieta vegana, compresa la presunta prevenzione di malattie, mentre sono noti quelli sui vantaggi di una dieta più completa come la mediterranea. Lascerei la massima libertà sulle scelte personali, ma un'alimentazione priva di ingredienti animali deve essere condotta sotto stretto controllo medico, in particolare per alcune categorie a rischio».

Sul fronte opposto Bartocci, che precisa: «I nutrizionisti “generalisti” spesso non conoscono bene il nostro mondo». E continua: «Il veganesimo è adatto a tutti, nessuna categoria è esclusa. Fa bene e previene alcune patologie, tra cui certe forme di cancro e di diabete. Per quanto riguarda i più piccoli, chiediamoci piuttosto se quelli che mangiano carne sono sani e interroghiamoci su quelli obesi o con il colesterolo alto». La nutrizionista vegana aggiunge che «la letteratura scientifica ha sdoganato questo tipo di alimentazione in età pediatrica, perché dà un apporto che soddisfa i Larn (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti, ndr )». Anche Bartocci raccomanda l'aiuto di uno specialista: «La dieta deve essere ben pianificata e i piccoli devono essere seguiti. Ma i vegani si informano, si rivolgono a professionisti e monitorano la propria salute.

Per i genitori questo è doppiamente vero». Infine assicura: «I bambini vegan crescono esattamente come gli altri, solo che si ammalano meno delle patologie di origine infiammatoria tipiche della loro età, come otiti e faringiti».

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