Ecco come cambia (di nuovo) la maturità

Ritorna la prova di italiano ma non la seconda prova. Cosa cambia alla maturità rispetto allo scorso anno

Ecco come cambia (di nuovo) la maturità

Il ministero dell'Istruzione è pronto ad attuare la delega prevista della legge di Bilancio per rivedere la maturità. A causa della pandemia, sono previsti per la terza volta dei cambiamenti rispetto all'impostazione classica degli esami di Stato.

Nel 2020 i maturandi hanno dovuto sostenere solamente un esame orale, nel 2021 invece hanno portato una sorta di tesina oltre al colloquio. All'orizzonte, per quest'anno, si prospetta invece l'accoppiata prova scritta di italiano e tesi di diploma. Si tratta di una soluzione che sa di compromesso ma che consentirebbe al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, di proseguire nel suo percorso di "graduale ritorno alla normalità". Ma soprattutto di soddisfare sia una parte della sua maggioranza sia numerosi linguisti e studiosi i quali da tempo chiedono che almeno il tema venga ripristinato. Il perché di questa scelta è possibile trovarlo nel ragionamento per il quale, nonostante sia vero che ormai dallo scorso maggio la didattica è tornata regolarmente in presenza, il milione di ragazzi che verrà esaminato a giugno (500mila maturandi più gli alunni delle medie per i quali dovrebbe essere confermato il maxi-orale) ha alle spalle due anni di pandemia. Il che significa molta Dad, didattica a distanza, che ha inevitabilmente segnato un solco difficile da recuperare.

Proprio per questo motivo, il sottosegratorio all'Istruzione Sasso, ha dichiarato: "Ripristinare la prova di italiano è una misura di buon senso e di attenzione nei confronti degli studenti: tutti avranno modo di essere valutati con maggiore completezza rispetto a quanto accaduto negli ultimi due anni". E aggiunge: "Le commissioni terranno ovviamente conto delle condizioni eccezionali in cui i ragazzi hanno frequentato e studiato, ma la risposta migliore che il mondo della scuola può dare è di accompagnarli nell'affrontare timori e paure". Il ministero, comunque, ha ancora qualche settimana prima di ufficializzare le modalità di svolgimento.

Come sarà la maturità

Qualora venisse confermata l'ipotesi del ministero, come riporta anche il Sole 24 Ore, la maturità 2022 si strutturerà in tre momenti: prima prova scritta di italiano di carattere nazionale comune a tutti gli indirizzi di studio, tesi di diploma con argomento assegnato entro aprile e riconsegnato entro maggio e, infine, un colloquio orale strutturato in più fasi. La commissione, salvo soprese, resterà interna ad eccezione del presidente.

Il tema sarà sulla falsariga delle indicazioni nazionali elaborate dalla cosiddetta "commissione Serianni", presente nel 2018 con il ministro Fedeli. Verranno assegnate ai ragazzi delle tracce non legate allo svolgimento di specifici programmi disciplinati ma trasversali a tutti gli indirizzi. Gli ambiti a cui faranno riferimento le tracce sono: artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.

La tesi di diploma invece è sostanzialmente l'evoluzione dell'elaborato dello scorso anno. Incentrato sulle discipline specifiche d'indirizzo, sarà comunque multidisciplinare. L'obiettivo è spingere i ragazzi ad un lavoro di approfondimento e di ricerca. L'argomento verrà assegnato dai professori i quali seguiranno lo studente nello svolgimento del lavoro. Inoltre, deve esserci anche un "docente di riferimento" che possa risolvere possibili difficoltà.

Il colloquio orale partirà con una discussione della tesi di diploma. Successivamente gli alunni verranno interrogati dai docenti. Molto importante è il riuscire a dimostrare di sapere utilizzare le conoscenze acquisite e di essere in grado di metterle in relazione tra loro. Non scompare la scuola-lavoro. I ragazzi anche quest'anno dovranno parlare delle loro esperienze.

L'esame di terza media

Poche novità per quanto riguarda l'esame di terza media.

Dal momento che oltre 10mila classi sono in Dad e che il tasso di copertura vaccinale è nettamente più basso rispetto ai liceali, l'esame conclusivo sarà pressoché uguale a quello svolto nel 2021. Niente scritti, neanche il compito di italiano. L'unica prova sarà orale e comincerà con la discussione di un elaborato assegnato preventivamente agli studenti dai consigli di classe.

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