Ecco chi sono i veri fascisti

Morale: certamente le destre non sono immuni alle idiozie, ma certamente le sinistre sono la casa dei nuovi fascismi usi alla violenza

Ecco chi sono i veri fascisti
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Duecento presunti pericoli pubblici si ritrovano in un teatro a parlare pacificamente delle loro folli e strampalate idee; per protestare contro di loro qualche migliaio di sedicenti democratici - sotto l'occhio benevolo della segretaria Pd Schlein e del leader della Cgil Landini - mettono a ferro e fuoco il centro di Milano e menano la polizia. Per quanto i primi non ci stiano per nulla simpatici, è evidente che i fascisti sono i secondi, se per fascista intendiamo colui che con la violenza prova a soffocare idee altrui. Parliamo di uno dei principi cardini della democrazia liberale: qualsiasi pensiero, anche il più orribile secondo il comune sentire, ha il diritto di essere espresso se non si trasforma in atti concreti contrari alle leggi e alla Costituzione. È la tassa che i liberali devono pagare al loro credo, come del resto insegna la celebre frase attribuita a Voltaire, uno dei fondatori del pensiero moderno: «Non condivido nulla di ciò che dici ma mi batterò fino alla morte perché tu possa dirlo».

Ecco, noi non condividiamo nulla delle teorie espresse ieri dai duecento estremisti della destra europea di Remigration che teorizzano di ricacciare con la forza nei loro Paesi di origine qualsiasi immigrato, pure quelli regolari e perbene. Ma mai ci verrebbe in mente di tacitarli a bastonate o arrestarli perché nessuna idea - fino a che resta un'idea - costituisce reato.

Viceversa è certamente reato ciò che hanno fatto ieri i manifestanti di sinistra che non hanno contrapposto le loro di idee come dovrebbe avvenire in democrazia bensì spranghe e molotov contro chiunque provasse a contenerli. Morale: certamente le destre non sono immuni alle idiozie, ma certamente le sinistre sono la casa dei nuovi fascismi usi alla violenza.

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