L'approvazione della norma sul biotestamento di fatto cambierà completamente il rapporto tra paziente e medico. La legge che ha ricevuto il via libera al Senato ha alcuni punti saldi. Per quanto riguarda i minori, il consenso per i trattamenti terapeutici o per il rifiuto di questi dovrà essere espresso dai genitori o dall'amministratore di sostegno per quanto riguarda i disabili. Il minore deve comuqnue essere messo al corrente sulle scelte terapeutiche e se possibile messo in condizione di esprimere il suo parere. Sul fronte del rapporto medico-paziente viene introdotta la possibilità di stipulare insieme un piano terapeutico da seguire. Un piano che lo stesso medico è tenuto a rispettare e che comunque può essere modificato nel corso della degenza. Il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente e questo lo esenta da responabilità. Il personale medico comunque potrà ad esempio rifiutarsi di staccare la spina dei macchinari che tengono in vita il paziente. Viene predisposto il divieto assoluto di accanimento terapeutico. Il medico dovrà astenersi in modo rigoroso da piani terapeutici nel caso in cui il paziente abbia una prgnosi a breve termine. Dovrà solo somministrare farmaci che possano alleviare il dolore. Per quanto riguarda la nutrizione e l'idratazione artificiale, il paziente potrà accettare o rfiutare questo tipo di trattamento. Inoltre, nel caso in cui lo accetti in un primo momento può comunque riservarsi la possibilità di interromperlo successivamente. Sul consenso informato, infine, il paziente dovrà dare il suo assenso al piano terapeutico.
Nella decisione potranno anche essere coinvolti i familiari, i compagni e i conviventi. Il consenso è in forma scritta. Qualora non fosse possibile prcedere in questo modo verranno usati strumenti di videoregistrazione o altri dispositivi.
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