Cronache

Gli elevati costi personali e sociali dell'asma grave

Secondo una rilevazione dell'Oms pubblicata nel novembre 2013, l'asma è una delle prime 5 malattie croniche del mondo, insieme alla cardiopatia, all'ictus, al cancro e al diabete. La Federazione europea delle associazioni di allergia e asma (dati all'aprile 2014) calcola che circa il 18% degli europei affetti da asma presenti una forma grave, e che il 20% di questi pazienti non tenga sotto controllo questa patologia. Quella delle persone affette da asma grave cronica è una vera vita di battaglie quotidiane. Chi convive con questa patologia - a differenza di chi è colpito da forme lievi - è soggetto a episodi di esacerbazione spesso giornalieri, soffre di apnee notturne e di risvegli multipli, deve ricorrere più volte all'anno ailpronto soccorso per essere sottoposto a terapie farmacologiche invasive, che in molti casi gli salvano la vita.In occasione del recente congresso dell'European Respiratory society, tenutosi a Amsterdam, Boston Scientific, una delle aziende leader mondiali nella tecnologia medica (per la cura dell'asma grave ha sviluppato la tecnologia di termoplastica bronchiale con il sistema Alair), ha divulgato un sondaggio sugli impatti dell'asma grave nella vita dei pazienti e sui bilanci dei Paesi. Condotta su un campione di 850 persone, l'indagine «Asma, quanto ci costi», ha riscontrato che l'asma grave colpisce un quarto degli intervistati su base quotidiana, e un 71% su base settimanale. La vita sociale si rivela l'aspetto maggiormente condizionato dalla patologia (32%), ma non è mancato chi ha lamentato pregiudizi alla vita professionale (23%), familiare (18%) e sessuale (17%).I dati italiani non si discostano di molto da quelli medi europei. Episodi di asma grave colpiscono il 60% degli italiani affetti da asma su base settimanale. In alcuni casi ancora più di frequente. Il sondaggio ha evidenziato che l'asma grave impedisce al 20% degli italiani affetti da questa seria infiammazione dei bronchi di occuparsi dei propri familiari. Quasi la metà dei soggetti intervistati con asma grave (48%) non è in grado di svolgere attività sportive, partecipare a ricorrenze familiari (18%), occuparsi di giardinaggio (21%) e compiere lavori domestici (26%). Quanto al peso sociale, solo per quanto riguarda il nostro Paese, un terzo degli italiani affetti da asma grave intervistati ( 33%) è stato ricoverato in ospedale o ha dovuto recarsi al pronto soccorso, a causa di sintomi importanti, per due volte negli ultimi 12 mesi.Quali sono i trattamenti disponibili per migliorare la vita dei pazienti di asma grave e mitigare i costi sociali di questa patologia? Uno degli effetti collaterali della frequenza di esacerbazione dell'asma grave è il progressivo ispessimento della muscolatura liscia dei condotti bronchiali. Per pazienti di età superiore ai 18 anni, ai soggetti ritenuti idonei dagli specialisti può risultare di beneficio, complementare alle terapie farmacologiche più convenzionali, un intervento di termoplastica bronchiale. Si tratta di una procedura minimamente invasiva che prevede tre sedute a distanza di tre settimane l'una dall'altra, eseguita in endoscopia, con un ottimo profilo di sicurezza e di efficacia a lungo termine.

Secondo il recente studio clinico pivotale Air2, è in grado di ridurre di circa il 32% gli attacchi d'asma, dell'84% le visite in pronto soccorso, del 73% i ricoveri ospedalieri e, last but not least, del 66% i giorni persi al scuola, al lavoro o in altre attività quotidiane.

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