Cronache

Ercolano, indagato il gioielliere che ha ucciso due rapinatori

Tentativo di rapina finito male in provincia di Napoli. Il gioielliere aveva appena prelevato soldi in banca

Ercolano, indagato il gioielliere che ha ucciso due rapinatori

È indagato per eccesso colposo di legittima difesa il gioielliere di 68 anni di Ercolano (Napoli) che oggi ha ucciso due banditi reagendo a una rapina subita. L’uomo ha sostenuto di aver sparato per difesa poiché sentiva che la sua vita era in pericolo. Sull’episodio sta indagando la procura di Napoli con il sostituto procuratore Pierpaolo Filippelli.

I fatti

Due banditi sono stati uccisi intorno a mezzogiorno, a Ercolano (Napoli), in un tentativo di rapina a un commerciante di preziosi. L'uomo ha reagito e li ha uccisi. Il grave fatto di cronaca è avvenuto vicino agli scavi archeologici. I banditi sono stati raggiunti dai colpi d'arma da fuoco. I due erano arrivati a bordo di uno scooter. Il commerciante aveva appena prelevato alcune migliaia di euro in banca quando i due banditi hanno tentato di rapinarlo. Secondo una prima ricostruzione l'uomo è stato seguito dopo il prelievo ed è stato avvicinato dai rapinatori all’altezza di un negozio di bibite e detersivi.

Gli inquirenti non escludono che la rapina possa essere stata pianificata con la tecnica del "filo di banca", cioè con un complice dei due rapinatori che in banca ha segnalato la possibile "preda" lasciando un filo di cotone colorato sugli indumenti esterni dell’uomo. Non è escluso che il gioielliere, come molti commercianti di preziosi, sia in possesso di un’arma e del regolare permesso per difesa personale.

Il commerciante di preziosi si era recato dal titolare di un deposito di bibite e detersivi, con il quale è imparentato, all’angolo tra via Alveo e Corso Resina, il corso principale di Ercolano. I due malviventi, a volto scoperto, erano a bordo di un motorino. Uno di loro avrebbe avvicinato il commerciante per rapinarlo. I loro corpi dei rapinatori sono stati trovati a distanza di una ventina di metri uno dall’altro. Uno di loro è accanto al motorino.

Secondo le prime ipotesi degli investigatori, uno dei due potrebbe essere un pregiudicato residente nel quartiere Ponticelli, a Napoli, Bruno Petrone, di 40 anni.

Commenti