Aereo caduto in Etiopia

Esperto di incidenti aerei: "Un errore del software è difficile da controllare"

Parla l'esperto in casi come quello dell'Ethiopian Airlines: "Qualcosa nel dialogo uomo-macchina non ha funzionato"

Esperto di incidenti aerei: "Un errore del software è difficile da controllare"

"Sarebbe molto più facile per un pilota controllare un incendio di uno dei motori che un guasto o un errore del software". Per questo, se il problema sul Boeing 737 Max precipitato in Etiopia dovesse essere legato al software di volo, i piloti non avrebbero potuto fare nulla di più, per tentare di salvare l'aereo e le157 persone a bordo.

Ad affermarlo è Danilo Recine, esperto di Anpac, l'associazione professionale dei piloti italiani, che si occupa di casi come quello del volo di Ethiopian Airlines. Intervistato da Repubblica, Recine ha spiegato che"al momento possiamo ipotizzare che qualcosa non abbia funzionato nel dialogo tra il software che gestisce il volo in gran parte delle sue fasi, e i piloti". Ma per esserne certi bisognerà aspettare le indagini del caso. Se fosse vero, però, l'incidente di ieri sarebbe del tutto simile a quello avvenuto in Indonesia lo scorso ottobre, con un volo della Lion Air.

Con l'uso di questi nuovi software,"alcune manovre, come una virata molto brusca, non sono consentite". E se tra i due incidenti ci fossere delle similitudini, che sono ancora da accertare in modo chiaro, sarebbero dovute al dialogo uomo-macchina, che probabilmente non ha funzionato,"costringendo i piloti a effettuare delle scelte che hanno cercato di contrastare le manovre di correzione automatica messe in opera dai controlli dell’aereo".

Secondo Recine è possibile che, come per il volo della Lion Air, alcuni sensori abbiano inviato dati sbagliati e di conseguenza il softwere avrebbe reagito per correggere una manovra che in realtà non era stata effettuata. Per questo, per i piloti, diventa molto complicato gestire questi tipi di guasti, dato che"questi automatismi non sono facilmente aggirabili dall’uomo". È per questo che i piloti che si apprestano a salire su un Boeing 737 Max dovrebbero essere aggiornati su tutte le caratteristiche e le novità presenti sul nuovo modello di velivolo.

E ora che Cina e Etiopia hanno deciso per la messa a terra della flotta, ci si aspetta che "anche altri Paesi possano intervenire per verificare se ci sono pericoli per l’incolumità dei passeggeri e del personale di bordo".

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