Espulso dall'Italia un tunisino radicalizzato che inneggiava l'isis

Un tunisino di 26 anni, sospettato di tenere contatti con militanti dell'Isis, è stato espulso dall'Italia con decreto del Questore di Imperia. In carcere a Ragusa aveva mostrato sostegno a un terrorista islamico

Espulso dall'Italia un tunisino radicalizzato che inneggiava l'isis

Inneggiava l’Isis e, in carcere a Ragusa, aveva mostrato sostegno nei confronti di un terrorista islamico, tanto da essere sospettato di tenere contatti con militanti dell’ala radicale dell’Islam. Lui è un tunisino radicalizzato di 26 anni, L.M., che è stato espulso dall’Italia con decreto del Questore di Imperia.

Numerosi i precedenti a suo carico, con reati che vanno dal traffico di stupefacenti, alla ricettazione, al possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. E poi: violazione della normativa in materia di immigrazione, evasione, furto aggravato e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.

Tutti episodi commessi tra Calabria, Liguria, Toscana e Sicilia. Ma non sono tanto questi fatti legati alla criminalità comune, a preoccupare gli investigatori, quanto l’ideologia sovversiva ed estremista, maturata in diversi anni di detenzione in carcere tra: Enna, Firenze, Gela, Grosseto e Ragusa.

La polizia ha appurato che durante il suo soggiorno in Italia ha utilizzato una decina di alias, spacciandosi anche per marocchino, pur di sfuggire alla cattura. E' stato, però, nel carcere di Ragusa, dove ha appoggiato un terrorista islamico, che è uscita fuori la sua vera natura.

Fu allora che scattò una capillare attività di osservazione all'interno dell'Istituto di pena, da parte del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa). In seguito agli elementi investigativi acquisiti, il 5 novembre scorso, il tunisino viene messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia e successivamente viene condotto al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Torino, in vista del suo allontanamento.

Trasferito, prima al Cpr di Palermo e poi a quello di Trapani (dopo il riconoscimento della cittadinanza tunisina) il 17 dicembre scorso, con volo da Roma viene rimpatriato in Tunisia. Ma non finisce qui. Malgrado il divieto di rientrare nel nostro Paese, nel gennaio scorso, lo stesso viene rintracciato, sul nostro territorio nazionale.

La

polizia lo arresta per la violazione del Testo Unico sull’immigrazione. Successivamente a un periodo di detenzione nel carcere di Sanremo, la settimana scorsa il ventiseienne è stato rimpatriato con il volo Milano/Tunisi.

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