Cronache

Espulso tunisino: proselitismo sul web e inneggiamenti alla jihad

In seguito alle indagini, avviate da tempo e condotte dall'intelligence, era stato emesso un provvedimento di espulsione già lo scorso 25 gennaio. L'esecuzione nella giornata di ieri, quando il tunisino faceva ritorno da un lungo viaggio in patria

Espulso tunisino: proselitismo sul web e inneggiamenti alla jihad

Un pericolo per la sicurezza dello Stato, per questo motivo è stato espulso durante la giornata di ieri un 19enne di nazionalità tunisina.

Vicino al terrorismo islamico, il nordafricano era stato colpito da un decreto di allontanamento dai confini nazionali, firmato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, già dallo scorso 25 gennaio.

La notifica e l'esecuzione del provvedimento sono stati effettuati ieri intorno alle 14:50, quando l'aereo su cui il giovane magrebino viaggiava è atterrato all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Y.M., residente nella provincia di Treviso, faceva spesso la spola tra l'Italia e la Tunisia, e proprio lunedì stava rientrando nel nostro Paese.

Come comunicato dal Viminale, le indagini a carico del 19enne da parte dell'intelligence erano avviate da tempo, a causa dell'attività di proselitismo da lui compiuta via web. A preoccupare gli investigatori anche uno stretto legame con altri individui legati al mondo dell'estremismo islamico, sui quali si stanno concentrando ora le indagini.

Y.M. da tempo esprimeva, anche tramite la pagina personale Facebook, il suo apprezzamento e la sua vicinanza ai principi della jihad ed all'ideale del martirio, celebrando il ricordo dei numerosi mujaheddin sacrificatisi per la causa. Lo stesso 19enne aveva espresso il desiderio di poter partecipare in prima persona a compiere la jihad, dichiarandosi disposto a sacrificare la propria vita "in nome di Dio e della moschea di Gerusalemme", come riportato da "TrevisoToday".

Y.M. Risulta essere il 402esimo espulso per terrorismo islamico, il 39esimo dell'anno in corso.

Numeri aumentati in modo evidente, se pensiamo ai dati del 2015 e 2016 (66 espulsioni in ambo i casi), raffrontati con quelli del 2017 (105) e, soprattutto, del 2018 (126).

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