Corrente a getto: cosa c'è dietro il meteo "estremo"

C'è una ragione specifica dietro alle alluvioni o alle ondate di calore che stanno interessando gran parte d'Europa e gli Stati Uniti: la corrente a getto, ecco di cosa si tratta

Corrente a getto: cosa c'è dietro il meteo "estremo"

Una spietata ondata di caldo ha scosso gli Stati Uniti occidentali e il Canada, poi le alluvioni in Germania e Belgio che hanno provocato centinaia di morti e gli allagamenti per piogge fuori dal comune che hanno paralizzato un polo industriale cinese che ospita 10 milioni di persone: tutti questi fenomeni meteorologici hanno un fattore comune, si chiama jet stream.

Cos'è la corrente a getto

Il legame tra questi eventi estremi va oltre il famoso riscaldamento globale: sono provocati da correnti a getto, forti e strette bande di venti occidentali che soffiano sopra la superficie terrestre. Le correnti si generano quando l'aria fredda proveniente dai poli si scontra con l'aria calda proveniente dai tropici, creando tempeste ed altri fenomeni come pioggia e siccità. Tecnicamente, il jest stream è un veloce flusso d’aria canalizzato, localizzato appena sotto la tropopausa e lungo i confini tra masse d’aria con significative differenze: si tratta di una stretta fascia di venti che viaggia tra i 7 e i 10 chilometri di altezza dal suolo con il compito di "pilotare" alte e basse pressioni nel tentativo di colmare la differenza di temperatura tra latitudini tropicali e quelle polari. È questa, secondo gli esperti del meteo, la responsabile principale di tutti gli eventi estremi che stanno mettendo in ginocchio svariate parti del mondo.

Il meteo si "decide" in quota

"Penso di parlare a nome di molti scienziati del clima se dico che siamo un po’ scioccati da quello che stiamo vedendo" — ha dichiarato al Financial Times Chris Rapley, professore di scienze del clima presso l’University College di Londra - C’è un cambiamento drammatico nella frequenza con cui si verificano eventi climatici estremi". Il riscaldamento globale, da solo, non basta a giustificare incendi, inondazioni, ondate di calore e siccità sempre più violenti e frequenti. A provocarli è la corrente a getto, questa fascia d’aria molto rapida che regola il tempo nell’emisfero settentrionale ma che sta diventando sempre "più lenta e ondulata", in particolare nei mesi estivi. In questo modo, le alte pressioni (bel tempo e ondate di caldo) e le basse pressioni (vortici, perturbazioni e maltempo) rimangono più a lungo su un'area scatenando possibili disastri perché più persistenti. Ogni volta che quelle oscillazioni e avvallamenti formano curve a forma di omega che sembrano onde, l'aria calda viaggia più a nord e l'aria fredda penetra più a sud: il risultato è una successione di sistemi climatici insolitamente caldi e freddi lungo la stessa latitudine. In queste condizioni, i venti spesso si indeboliscono e condizioni meteo pericolose possono rimanere bloccate nello stesso posto per giorni o settimane invece di poche ore o un giorno, portando a piogge prolungate e ondate di calore interminabili.

Ecco cosa determina il clima

"Le correnti a getto sono il tempo: lo creano e lo guidano", ha affermato Jennifer Francis, scienziata senior presso il Woodwell Climate Research Center alla Tv americana Bloomberg. “A volte la corrente a getto assume uno schema molto contorto. Quando lo vediamo prendere grandi oscillazioni verso nord e grandi cali verso sud, sappiamo che vedremo alcune condizioni meteorologiche insolite”. Se il tanto dibattuto riscaldamento globale è in linea con le previsioni del modello climatico di alcuni decenni fa, l’aumento degli eventi meteorologici estremi sta aumentando rispetto alle previsioni. Insomma, quanto sta accadendo può essere un "concorso di colpe" con la corrente a getto, però, protagonista. "Il cambiamento climatico è un dato di fatto — spiega al Corriere della Sera Antonio Sanò, meteorologo de Ilmeteo.it - ma forse bisogna capire qual è la causa e quale l’effetto. Se consideriamo i cambiamenti della corrente a getto la causa è comunque da ricondurre a un cambiamento globale e il riscaldamento globale in corso è un dato di fatto.

Se ne iniziò a parlare negli anni Settanta ma negli ultimi 10 anni c’è stata una forte accelerazione a mio avviso riconducibile a un aumento di produzione di Co2 da parte di paesi emergenti come la Cina e l’India".

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