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"Cosa si intende per congiunti". Ma ora Conte fa infuriare i gay

Il termine "congiunti" aveva creato non poche polemiche. Ma ora Palazzo Chigi chiarisce: "Si intendono parenti e affini, ma anche fidanzati e affetti stabili"

"Cosa si intende per congiunti". Ma ora Conte fa infuriare i gay

Il nuovo decreto presentato ieri sera dal premier Giuseppe Conte ha fatto sorgere diversi dubbi. Dagli spostamenti alle seconde case, passando per le mascherine, gli italiani non hanno ancora chiaro cosa si potrà fare nella tanto attesa fase 2. Uno dei rebus è quello che riguarda i congiunti: chi sono le persone che potremo andare a trovare dal 4 maggio? Nel Dpcm sono considerati ''necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie''.

Genitori, figli, fratelli e sorelle, nonni rientrano di sicuro nella categoria. Ma fidanzati e fidanzate come si dovranno comportare? Gli incontri, secondo quanto disposto dal Dpcm, potranno avvenire a patto che i soggetti siano legati da un vincolo di parentela. Gli innamorati, se non sono sposati, dovranno restare ancora lontani. E così in molti hanno protestato e chiesto maggiore chiarezza. Su twitter, dove l'hashtag "congiunti" è subito diventato tendenza, in molti si chiedono perché non possono rincontrare i propri amati.

Anche i politici hanno invitato il governo a fornire ulteriori indicazioni e a specificare al meglio il termine "congiunti". "Il governo dal 4 maggio deve consentire ai cittadini di poter far visita non solo ai congiunti ma anche ai fidanzati, alle fidanzate, ai compagni e alle compagne. E a chi vive lontano dai parenti e non ha un compagno/a o un fidanzato/a deve essere data la possibilità di andare da un amico o da un'amica. Nel 2020 è davvero anacronistico far riferimento solo ai congiunti. Ci sono tanti altri rapporti d'amore e di amicizia, a volte anche più stretti di quelli fra congiunti, che meritano comunque di essere considerati e salvaguardati", ha affermato Michele Bordo, vicecapogruppo Pd a Montecitorio. "Tra gli inutili divieti di Conte anche la libertà di amare. I fidanzati non sono liberi di ricongiungersi?", hanno commentato i deputati della Lega.

Protesta il mondo gay. "Il fatto che l'allentamento delle restrizioni sulle relazioni sociali sia circoscritto alla definizione di congiunti, che nei nostri codici è riferita inequivocabilmente alla dimensione formale della parentela, di sangue o acquisita, rappresenta un inedito e inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti", ha affermato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, come riporta il Messaggero. "Il Decreto Conte discrimina ancora una volta le persone Lesbiche, Gay, Bisex e Trans e non solo - ha tuonato Fabrizio Marrazzo portavoce Gay Center -. Il nuovo decreto dà la possibilità solo ad alcuni di ripristinare la propria rete di affetti, ma non a buona parte della nostra comunità ed a quella parte della società che non rientra nelle logiche di parentela ottocentesche".

Il via libera del governo

Per placare le polemiche, poco fa dal governo sono arrivati i primi chiarimenti. Da una prima interpretazione del Dpcm firmato ieri sera dal premier Conte, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, per "congiunti si intendono parenti, affini, coniugi, conviventi, ma anche fidanzati e affetti stabili". Nei prossimi giorni, hanno sottolineato le stesse fonti, usciranno le Faq volte a chiarire tutti i dubbi sul Dpcm.

"Come ministro per le Pari Opportunità ho a cuore di tutelare i diritti delle coppie omosessuali, che non devono essere discriminate. È un punto che va chiarito e va chiarito nella direzione di permettere alle persone di ricongiungersi con i propri legami, fidanzati compresi. Bisogna richiamare al senso di responsabilità ma nello stesso tempo è altrettanto importante la vita delle persone che risponde all’esigenza delle relazioni umane e delle coppie", ha spiegato all'HuffingtonPost il ministro Elena Bonetti.

Via libera quindi anche all'amore: dopo settimane di lontananza i fidanzati potranno quindi rincontarsi.

Purché abitino nella stessa regione.

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