Coronavirus

Fase 2, Sgarbi attacca Conte: "Task force di 'capre'"

Vittorio Sgarbi alza la voce della polemica contro il decreto del governo per la fase 2 e attacca il metodo scelto per la ripartenza, scritto da una task force di "capre"

Fase 2, Sgarbi attacca Conte: "Task force di 'capre'"

Il coro di indignazione dopo la conferenza stampa di Giuseppe Conte è molto rumoroso nelle ultime ore, soprattutto per la poca chiarezza emersa dalle sue parole. Il decreto firmato qualche ore fa dal Presidente del Consiglio presenta numerose lacune e passaggi poco comprensibili. Questo ha indotto molte persone a lamentarsi, soprattutto in un momento così grave nel quale è necessario che le istituzioni siano chiare, dirette e trasparenti. Tra quelli che hanno alzato la voce contro il nuovo decreto c'è anche Vittorio Sgarbi, che all'Adnkronos ha commentato la conferenza stampa di ieri e, soprattutto, ha annunciato un'azione collettiva da parte di alcuni importanti nomi della cultura del Paese.

"Sempre di più prende corpo una reazione razionale sopra l'insensatezza di molte di queste misure perché è evidente che tante si possono ridurre a 'raccomandazioni. Abbiamo preparato una lettera al presidente della Repubblica Mattarella che porterà la firma mia e di altri personaggi come Giorgio Agamben e che si rifà a quello che ha detto Vargas Llosa e cioè che c'è qualcosa che non funziona", ha dichiarato il critico d'arte in riferimento alle misure previste nella Fase 2. La lettera, che è ancora in preparazione, è ispirata dallo scrittore peruviano Jorge Mario Pedro Vargas Llosa "per evitare che la lettera sembrasse un capriccio di un gruppo di 'dissidenti polli'. Nella lettera che stiamo preparando chiediamo a Mattarella che valuti lui sulla violazione di alcuni principi fondamentali della carta costituzionale." In particolare, Vittorio Sgarbi cita l'articolo 3, l'articolo 16 e il 17 della Costituzione Italiana.

Pescando dalla sua infinita conoscenza culturale, Vittorio Sgarbi durante la sua intervista all'Adnkronos ha citato il giurista e costituzionalista Sabino Cassese, secondo cui "la libertà personale può essere limitata solo dal giudice, salvo casi eccezionali, ma solo per un tempo limitato. Violazioni che noi indirizziamo a un presidente che è garante della Costituzione." Le parole del critico d'arte nei confronti di Giuseppe Conte e della sua task force di esperti sono molto dure. Non è la prima volta che Sgarbi polemizza con il governo per le misure adottate in tema di contenimento del contagio da coronavirus. Già dal principio, infatti, Vittorio Sgarbi ha fortemente contestato la richiesta di non uscire dalle proprie case, non considerando questo come una soluzione adeguata al problema: "Nessuno mi potrà mai far dire, neanche sotto tortura, che stare all'aria aperta o camminare sulla spiaggia sia più pericoloso che stare in casa. Il metodo adottato da Conte non cambia perché si basa su una sorta di pressione psicologica data dalla task force di 'capre' del Comitato Tecnico Scientifico che decide per il Governo."

Secondo Sgarbi, tutto questo è frutto della "posizione labile sia dei medici che degli scienziati viene trasmessa al Governo che, non sapendo che fare, preferisce tenere tutti a casa.

" Nella sua attenta analisi, Vittorio Sgrbi individua nell'assenza di un unico coordinatore l'empasse in cui versa l'Italia, qualcuno che "metta su alcuni punti fondamentali per far ripartire il Paese."

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