Cronache

"Fateli sbarcare in Italia". Le Ong avanzano altre pretese

Mentre proseguono incessanti gli sbarchi autonomi e i soccorsi in mare delle nostre motovedette, le ong alzano la voce contro l'Italia

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Non c'è tregua per le coste italiane, costantemente assediate dai barchini di migranti che sbarcano nel sud del Paese. In 24ore sono stati quasi 300 gli stranieri di cui si hanno notizie che sono entrati irregolarmente in Italia. Nel frattempo, le navi delle ong continuano a fare pressioni sul nostro Paese per ottenere i porti di sbarco, senza prima rivolgersi ai loro Paesi di bandiera per chiedere di tornare in porto. Al momento si trovano in mare la Geo Barents, della ong Msf, e la Ocean Viking, della ong Sos Mediterranee. Entrambe battono bandiera norvegese.

Migranti sulle ong

Ocean Viking, come segnalato dai sistemi di tracking, si trova al momento a 6 miglia dalle acque territoriali italiane nei pressi di Lampedusa con a bordo 228 migranti. "Sono esausti", fanno sapere dalla ong. Il prossimo passo sarà quello di invocare il porto sicuro al nostro Paese e magari di accusarlo di violare il diritto internazionale se non accontentate all'immediato sbarco, come già hanno fatto nei giorni scorsi le altre ong che, alla fine, dopo aver fatto un forte pressing sulle autorità italiane, hanno ottenuto lo sbarco nei nostri porti. La nave Geo Barents, invece, si trova già all'interno delle acque territoriali italiane, a meno di 11 miglia dalla costa del golfo di Augusta, nel siracusano. Ospita 69 migranti superstiti di un naufragio nel Mediterraneo centrale. "Tutto ciò di cui hanno bisogno è un posto sicuro dove ricevere assistenza dopo tali esperienze traumatiche. Hanno urgente bisogno di sbarcare", dice l'equipaggio della nave.

Sbarchi senza sosta in Sicilia

Nella giornata di mercoledì, la nave mercantile Jolly Quarzo ha preso a bordo 39 migranti, che sono stati successivamente trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera italiane che li ha condotti in porto a Pozzallo. I migranti di questo sbarco sono tutti uomini in buone condizioni di salute e hanno dichiarato di provenire dal Bangladesh. A Pozzallo sono arrivati anche altri 40 migranti soccorsi da un barchino in legno dalla guardia costiera italiana a 70 miglia dalle coste siciliane. Anche in questo caso si tratta di uomini provenienti dal Bangladesh.

Sempre nella giornata di giovedì, invece, 90 migranti sono riusciti ad arrivare con un veliero fino alla rada di Augusta, da dove sono stati poi trainati fino al porto commerciale. A dare l'allarme sono stati i bagnanti che, mentre si rilassavano in spiaggia, hanno avvistato la carretta del mare al faro di Santa Croce. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di uomini, che hanno dichiarato di provenire da Afghanistan ed Egitto. In queste ultime ore, due motovedette della guardia costiera sono partite da Pozzallo e da Siracusa per effettuare un soccorso al largo delle coste dell'isola, dove ci sarebbe un barcone in difficoltà con 120 migranti a bordo.

Ancora sbarchi a Lampedusa

Nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio sono arrivati autonomamente a Lampedusa 90 migranti a bordo di due diverse imbarcazioni. Il primo gruppo, formato da 31 persone di origine subsahariana, è stato soccorso dagli uomini della capitaneria di porto a 18 miglia dall'isola. Altri 60 migranti, tra cui un minore, sono stati avvistati e soccorsi, sempre dalla motovedetta della guardia costiera, a 14 miglia dalla costa. Sono stati tutti accompagnati presso l'hotpsot di contrada Imbriacola che, dopo i trasferimenti degli ultimi giorni e i pochi arrivi a causa delle avverse condizioni meteomarine, rischia di tornare in emergenza.

Emergenza in Calabria

Sono costanti anche gli sbarchi sulle coste calabresi, diventate ormai parte della rotta mediterranea sud-orientale. Dopo un'operazione di soccorso in mare, a Roccella Ionica sono arrivati 39 profughi di varie nazionalità e tutti di sesso maschile. Si trovavano a 90 miglia dalla costa calabrese e dopo il triage sanitario sono stati trasportati in una tensostruttura realizzata nei mesi scorsi al Porto di Roccella e gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione civile. Nella mattinata di oggi sono arrivati altri 57 migranti a bordo di una barca a vela che si è incagliata sulla spiaggia alla periferia di Marina di Caulonia. Ancora una volta sono stati i bagnanti i primi testimoni dello sbarco. La barca è stata poi trainata fino al porto di Roccella Ionica: a bordo anche un morto.

Nei primi 6 mesi del 2022 sono stati 30 gli sbarchi nella Locride e solo tra lunedì e martedì scorso al porto di Roccella Ionica si erano già verificati altri tre sbarchi per un totale di circa 200 migranti.

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