Fermato da un controllo di routine, confessa l'omicidio della compagna

Un 40enne di origini marocchine è stato fermato a Milano per caso da una pattuglia: a loro ha detto di averla ammazzata dopo un litigio e di aver nascosto il cadavere in un bosco vicino a Como. Poi ha condotto gli investigatori sul luogo del ritrovamento

Fermato da un controllo di routine, confessa l'omicidio della compagna

È stato fermato per un controllo banale, in piazzale Lugano, a Milano. Ma alla vista degli agenti di polizia, ha sentito la necessità (e l'urgenza) di confessare l'omicidio della compagna e l'occultamento del suo cadavere in un bosco di Lomazzo, in provincia di Como. È accaduto in queste ore e secondo quanto riportato da Today, l'uomo, un 40enne di origini marocchine, alla pattuglia avrebbe detto soltanto queste parole: "Sono stato io a farlo". E subito dopo avrebbe raccontato tutti i dettagli, portando gli investigatori sul luogo dove ha nascosto i resti della moglie, una 48enne marocchina.

In base alle prime ricostruzioni, l'uomo avrebbe ucciso la compagna durante un litigio e subito dopo avrebbe nascosto il corpo in un sacco a pelo, per poi gettarlo nella boscaglia. Il cadavere della donna, infatti, è stato poi rinvenuto nel luogo indicato dal 40enne, fermato casualmente, all'interno della sacca da montagna tra Cadorago e Lomazzo.

Il reo confesso è stato poi portato nella caserma dei carabinieri di Cantù (Como) e in questo momento si trova in stato di fermo. Le indagini, però, stanno proseguendo per capire la dinamica esatta dell'accaduto, il momento dell'omicidio e le sue modalità.

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