Cartelle, fisco e Inps. Così la Finanziaria prova a rilanciare crescita e natalità

Risorse ai congedi parentali facoltativi e una rottamazione Quinquies fino a 9 anni con mini rate da 50 euro. Come cambia l'età pensionabile dal 2027

Cartelle, fisco e Inps. Così la Finanziaria prova a rilanciare crescita e natalità
00:00 00:00

Irpef, pensioni, sanità e banche. Ma anche cartelle, tredicesime e buoni pasto. È iniziato il tour della manovra, attesa in Consiglio dei ministri lunedì 13 ottobre. C'è da mandare il Documento programmatico di bilancio a Bruxelles (c'è tempo fino al 20 ottobre), domani ci sarà l'incontro tra governo e con le parti sociali - con la Cgil che reclama l'ennesima patrimoniale una tantum dell'1,3% nei confronti dei 500mila contribuenti sopra i 2 milioni per trovare 26 miliardi, altrimenti sarà ancora sciopero - sempre lunedì toccherà alle aziende. L'agenda del ministro Giancarlo Giorgetti è fitta (dal 15 al 17 ottobre è atteso a Washington per il Fmi) e i nodi da sciogliere per trovare i 16 miliardi necessari a rispettare i parametri Ue su debito e deficit, impegno indicato nel Documento di programmazione finanziaria pubblica, sono tanti.

"I margini per il ceto medio e la pace fiscale nella prossima legge di bilancio ci sono", è la promessa fatta da Giorgetti. È il sottosegretario all'Economia Maurizio Leo (nella foto) all'evento Fisco e welfare a tenere il punto: "Lo sforzo di abbassare l'aliquota di due punti dal 35% al 33% tra i 28mila e 50mila euro vale fino a 440 euro". Si sta lavorando sulle detrazioni fiscali, calcolate con il quoziente familiare anche per i nuclei con almeno due figli, (non più tre), con l'obiettivo di confermare il congedo parentale facoltativo all'80% per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio, come misure a sostegno della natalità, ma serve almeno un miliardo.

Al vertice di maggioranza di ieri, durato circa due ore e mezza, Forza Italia ha insistito per portare il tetto a 60mila euro ma servono molte risorse, mentre la Lega punta a portare a 10 anni la rottamazione Quinquies, da estendere anche a chi non ha onorato quelle precedenti. Facile ci si fermi tra 8 e 9 anni, con 96/108 rate accessibili a partire da 50 euro, spiega una fonte del Mef, e un'attenzione particolare per i debiti monstre sopra i 50mila euro e con la possibilità di estendere a tutti la fee d'ingresso del 5% per saggiare la propria attendibilità finanziaria, misura su cui non c'è ancora intesa. "Non è possibile immaginare una rottamazione all'infinito a beneficio di tutti, anche in questo caso bisogna distinguere tra meritevoli e non", ha detto in serata Giorgetti, rispondendo alle domande dei parlamentari in audizione sul Dpfp. Un altro nodo irrisolto è la possibile sterilizzazione di tre mesi dell'aumento dell'età pensionabile a partire dal 2027 per chi avrà già compiuto 64 anni, che si aggiungerebbe ai 67 anni per andare in pensione, con un costo che oscilla tra 300 milioni e un miliardo. "L'impianto generale della legge di bilancio c'è", dicono fonti parlamentari, la trattativa sulle singole misure continueranno almeno fino al 19 ottobre. "Tutto dipende dalla misura sugli utili delle banche su cui punta Matteo Salvini per finanziare la sanità, mentre Forza Italia frena, a caccia di risorse per finanziare la detassazione dei premi di produzione. In ballo ci sono due o tre miliardi", dice invece la fonte, ma senza "alcun intento punitivo", come ha pure spiegato la stessa Meloni.

Lo stato dei conti pubblici secondo l'Ufficio parlamentare di Bilancio non è affatto malvagio, Giorgetti rivendica "dati migliori del previsto" e un deficit "stabilmente sotto il 3% dal 2026", una stima giudicata "ambiziosa" dall'UpB mentre il rapporto debito/Pil viaggia intorno al 139%, con il capo del dipartimento Economia e statistica di Bankitalia Andrea Brandolini contrario a "misure spot che hanno effetti transitori, aumentano il debito e sono difficili da rimuovere". L'opposizione invece preferisce dare i numeri. Giuseppe Conte invoca misure da libro dei sogni: "Serve un maxi taglio delle tasse, una No tax area più ampia in ragione del fiscal drag, l'aumento dell'assegno unico e investimenti sulla sanità pubblica".

Il Pd con la vicepresidente della Camera Anna Ascani lamenta invece "troppi tagli agli Enti locali", mentre il senatore Avs Tino Magni accusa la Meloni di "tenersi buona l'Europa" e di essere passata "da euroscettica a fan dei giudizi delle agenzie di rating".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica