 
Una notte storica e una giornata, quella del 9 ottobre, che verrà ricordata come quella della pace a Gaza.
"Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace, tutte le parti saranno trattate equamente", ha scritto Donald Trump su Truth. Il cessate il fuoco arriverà nel pomeriggio, mentre domenica il presidente Usa sarà a Gerusalemme.Trump: "Il Nobel? Non ho fatto il piano di pace per quello"
Donald Trump ha detto di non sapere se riceverà il premio Nobel per la pace domani. "Ma non l'ho fatto per quello", ha detto ai reporter riferendosi al piano per Gaza durante l'incontro nello studio Ovale con il presidente finlandese.
Knesset invita ufficialmente Trump per parlare all'assemblea
Il presidente della Knesset israeliana ha invitato formalmente Trump a parlare all'assemblea eletta del Paese come segno di gratitudine per l'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Amir Ohana ha affermato che sarebbe il primo discorso di questo tipo tenuto da un presidente americano da quando l'allora presidente George W. Bush visitò Israele nel 2008. “Il popolo di Israele la considera il più grande amico e alleato della nazione ebraica nella storia moderna”, ha scritto nell'invito. Ohana ha anche citato le decisioni prese durante il primo mandato di Trump di trasferire l'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, riconoscere l'annessione da parte di Israele delle alture del Golan conquistate alla Siria nella guerra del Medio Oriente del 1967 e la sua mediazione degli Accordi di Abramo, in cui quattro paesi arabi hanno stretto legami con Israele.
Witkoff e Kushner partecipano alla riunione del governo israeliano
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, stanno partecipando alla riunione del governo israeliano sull'approvazione dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Lo riferisce Ynet.
Trump: "Nessuno costretto a lasciare Gaza"
"Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza": lo ha ribadito Donald Trump, confermando quanto già previsto nel suo piano di pace per la Striscia.
Governo israeliano: i falchi si sfilano dall'accordo ma l'opposizione va in soccorso al premier
Se i falchi dell'ultradestra negano l'ok all'accordo raggiunto con Hamas è l'opposizione a venire in soccorso del premier israeliano. In serata l'emittente pubblica Kan ha riferito che la posizione del ministro Itamar Ben Gvir di porre il veto al rilascio di alcuni terroristi condannati a diversi ergastoli nell'ambito dello scambio con gli ostaggi aveva provocato il ritardo. Bezalel Smotrich dal canto suo nella mattinata di giovedì ha scritto un lungo post per dire che il suo partito avrebbe votato contro l'accordo. L'opposizione, però, sostiene pienamente l'accordo firmato in Egitto.
Ben Givr: "Voterò contro l'accordo, no al rilascio degli assassini"
Il ministro israelieno della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir afferma che il suo partito Otzma Yehudit voterà contro la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco annunciato oggi, in base al quale i prigionieri palestinesi saranno rilasciati in cambio di tutti i 48 ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Il partito di Ben Gvir non sta uscendo dalla coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu, ma avverte che se Hamas non verrà smantellato, Otzma Yehudit “farà cadere il governo”. “I nostri cuori sono pieni di gioia, felicità ed eccitazione per il fatto che tutti gli ostaggi dovrebbero tornare a casa”, afferma il ministro in una dichiarazione. “Ma accanto a questa gioia, non dobbiamo - in nessuna circostanza - ignorare la questione del prezzo: il rilascio di migliaia di terroristi, tra cui 250 assassini che dovrebbero essere liberati dalle prigioni”. Di conseguenza, afferma, Otzma Yehudit non può votare “a favore di un accordo che liberi quei terroristi assassini, e noi ci opporremo in seno al governo”. Ben Gvir aggiunge di aver ribadito a Netanyahu che non rimarrà in “un governo che permette il proseguimento del dominio di Hamas a Gaza”. Ben Gvir ha detto inoltre che il primo ministro gli ha assicurato che ciò non accadrà, ma aggiunge: “Se il governo di Hamas non verrà smantellato, o se ci verrà semplicemente detto che è stato smantellato mentre in realtà continua a esistere sotto altre vesti, Otzma Yehudit farà cadere il governo”.
Netanyahu incontra Witkoff e Kushner
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta incontrando nel suo ufficio l'inviato speciale del presidente Usa Steve Witkoff e il consigliere Jared Kushner. Lo riferiscono i media israeliani.
Hamas: "Garanzie da mediatori e Usa che la guerra è finita"
"Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori fratelli e dall'amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita": lo ha detto il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta al Jazeera. Al-Hayya ha aggiunto che 250 palestinesi che scontano l'ergastolo nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell'accordo, insieme ai 1.700 palestinesi di Gaza arrestati dall'inizio della guerra.
Trump: "I ricchi paesi arabi si faranno avanti per ricostruire Gaza"
I ricchi Paesi arabi della regione si "faranno avanti" per finanziare la ricostruzione di Gaza. Lo ha detto il presidente Trump durante la riunione di gabinetto in corso alla Casa Bianca.
Trump: "Anche l'Iran si è detto favorevole all'accordo"
Anche l'Iran si è detto "a favore" dell'accordo per Gaza. Lo ha detto Donald Trump, aggiungendo che "l'Iran vuole lavorare per la pace" e "lavoreremo con l'Iran".
Tajani a Parigi per il vertice su Gaza
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Parigi per partecipare alla riunione ministeriale sull'attuazione del piano di pace Usa. L'incontro parigino - si legge in una nota della Farnesina - si svolgerà in concomitanza della riunione del governo israeliano per vagliare formalmente l'accordo raggiunto ieri notte a Sharm el-Sheikh, cui dovrebbe seguire l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza e il ritiro parziale delle forze israeliane dalla Striscia lungo la linea concordata. Il ministro Tajani, insieme ai colleghi E4 (Italia, Francia, Germania e Regno Unito), del Quintetto Arabo (Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar) ed altri partner internazionali, discuterà oggi i prossimi passi per attuare il piano di pace del Presidente Trump. Cinque saranno i punti cardine della discussione: 1) governance di Gaza; 2) disarmo di Hamas; 3) stabilizzazione della Striscia; 4) ricostruzione; 5) ruolo dell'Onu.
Il ministro Katz: Idf risponderà con forza agli attacchi di Hamas
L'ufficio del ministro della Difesa rende noto che Israel Katz ha dato istruzioni all'Idf di rispondere con forza a Hamas nella Striscia per qualsiasi minaccia o danno alle truppe. Durante consultazioni con il capo di stato maggiore Eyal Zamir e altri alti ufficiali dell'esercito, la direttiva è stata stabilita per la fase provvisoria prima della decisione del governo sull'accordo e fino alla sua attuazione. "Mantenere la sicurezza dei soldati dell'Idf è il primo e più importante impegno a cui ci impegniamo nella situazione attuale", ha affermato Katz.
Iran, bene il cessate il fuoco tra Hamas e Israele
L'Iran accoglie con favore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas, che da anni sostiene, e Israele, suo arcinemico. "L'Iran ha sempre sostenuto qualsiasi azione e iniziativa che includa la fine della guerra genocida, il ritiro delle forze di occupazione, l'invio di aiuti umanitari, il rilascio dei prigionieri palestinesi e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi", afferma il Ministero degli Esteri in una nota.
Onu, cessate il fuoco a Gaza sia attuato in buona fede
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha esortato oggi "tutti gli Stati a collaborare per garantire che il piano di cessate il fuoco a Gaza venga attuato in buona fede" È necessario "porre fine alla retorica tossica della guerra e dell'odio" e le azioni future "devono essere guidate dall'obiettivo immediato di porre fine alle uccisioni, alla fame e alla distruzione e di garantire il ritorno sicuro e dignitoso degli ostaggi e dei palestinesi detenuti arbitrariamente", ha detto Turk in una dichiarazione resa nota a Ginevra. L'Alto commissario ha sottolineato che dovrà "essere avviato anche un processo completo di giustizia di transizione, con l'assunzione di responsabilità per le gravi violazioni e gli abusi del diritto internazionale dei diritti umani e per le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario a cui abbiamo assistito". "Il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese e la garanzia che palestinesi e israeliani possano vivere in pace e sicurezza devono rimanere l'obiettivo finale del processo", ha concluso.
Tajani: "Accordo è primo tassello per la stabilità in Medio Oriente"
L'accordo di pace raggiunto oggi segna un momento cruciale della storia. Il primo grande tassello di un lungo processo di stabilizzazione del Medio Oriente. Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro concordato delle forze israeliane erano gli obiettivi primari della trattativa. Uno sforzo condiviso da tutta la comunità internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e da Qatar, Egitto e Turchia a cui va il nostro sentito ringraziamento per aver voluto fortemente questo accordo. Uno sforzo sostenuto anche dal Governo italiano". Così su X Antonio Tajani.
Presidenza Israele conferma l'arrivo di Trump
La Presidenza di Israele ha annunciato in una nota che "alla luce della liberazione degli ostaggi e dell'arrivo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Israele, e delle chiusure previste a Gerusalemme, la celebrazione della 'Sukkà apertà (la festa ebraica delle capanne) prevista per la prossima domenica viene annullata"
Presidenza israeliana conferma l'arrivo di Trump
La Presidenza di Israele ha annunciato in una nota che "alla luce della liberazione degli ostaggi e dell'arrivo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Israele, e delle chiusure previste a Gerusalemme, la celebrazione della 'Sukkà apertà (la festa ebraica delle capanne) prevista per la prossima domenica viene annullata".
Ufficio di Netanyahu: il nome dell'operazione per i rapiti è "Ritorno ai confini"
L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha reso noto che il premier ha deciso che il nome dell'operazione per riportare a casa i rapiti sarà 'Ritorno ai confinì (in ebraico 'Shavim LeGvulam').
Israele: cessate il fuoco 24 ore dopo la riunione di governo
La portavoce del governo israeliano ha spiegato che alle 17 (ora locale, le 16 in Italia) si terrà una riunione di gabinetto e un'ora dopo ci sarà la riunione di governo. "Entro 24 ore dalla riunione del Consiglio dei Ministri, entrerà in vigore un cessate il fuoco a Gaza. L'Idf si ritirerà sulla linea gialla come indicano le mappe del piano Trump. Dopo 24 ore, inizieranno le 72 ore durante le quali tutti i nostri ostaggi saranno rilasciati e riportati in Israele".
Hamas: mediatori stanno per annunciare l'ora zero della tregua
Hamas ha dichiarato al canale saudita "Asharq" che "i mediatori annunceranno più tardi oggi la data dell'"ora zero" per l'inizio dell'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani". Una fonte del movimento di Hamas ha commentato che "tutte le fazioni palestinesi, compreso il movimento di Fatah, hanno accettato l'accordo firmato questa mattina". Le fonti hanno chiarito che, una volta entrato in vigore l'accordo, Hamas inizierà a raccogliere gli ostaggi vivi e a consegnarli alla Croce Rossa.
Israele: "Idf manterrà 53% del territorio di Gaza"
L'esercito israeliano manterrà il controllo di circa il 53% del territorio di Gaza. Lo ha detto la portavoce del governo.
Hamas accusa Israele: "Manipola date ed elenchi concordati"
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, parlando ad Al Jazeera ha accusato Israele di avere iniziato a "manipolare le date, gli elenchi e alcune delle procedure e delle misure concordate nell'accordo di cessate il fuoco".Qassem ha affermato che Netanyahu sta agendo in questo modo per "dimostrare al popolo che è lui a controllare la situazione, a muovere le fila e a gestire gli eventi". "Siamo in contatto con i mediatori per obbligare l'occupazione a rispettare quanto concordato e non permettere di procrastinare", ha proseguito, aggiungendo che si era parlato di "un cessate il fuoco a mezzogiorno di oggi, ma l'occupazione, per ragioni interne, sta rinviando l'annuncio ad altre date". "Continuiamo a dire che l'occupazione deve rispettare quanto concordato e chiediamo ai mediatori di adoperarsi affinché ciò avvenga", ha affermato ad Al-Jazeera. L'ufficio di Netanyahu ha annunciato che l'accordo di cessate il fuoco entrerà in vigore solo dopo l'approvazione durante una riunione del Gabinetto israeliano, che è in programma per le 18 locali, le 17 in Italia.
Israele: "Firmata la prima fase dell'intesa su Gaza"
"La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi". Lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian.
Ufficio Netanyahu, Barghouti non verrà rilasciato
L'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Marwan Barghouti non verrà rilasciato nell'ambito dell'accordo con Hamas su Gaza.
Erdogan: "Aiuteremo per la ricostruzione di Gaza"
La Turchia prenderà parte alla task force che monitorerà la messa in pratica sul campo dell'accordo di Gaza e parteciperà alla "ricostruzione" della Striscia. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, come riferisce Anadolu. "Lavoreremo con la comunità internazionale per sostenere gli sforzi per la ricostruzione e per aiutare a ricostruire Gaza", ha detto il leader turco, durante una cerimonia ad Ankara per l'apertura dell'anno accademico.
Trump: "Bibi mi ha detto che ora tutti amano di nuovo lui e Israele"
Il premier israeliano "Benyamin Netanyahu mi ha detto al telefono: 'Non ci posso credere. Ora piaccio di nuovo a tutti - intendendo se stesso - e, soprattutto, tutti amano di nuovo Israelè. Io gli ho detto: 'Bibi, Israele non può combattere contro tutto il mondo, e lui questo lo capisce benissimò": lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump nell'intervista telefonica resa stanotte a Fox News a Hannity dopo il raggiungimento dell'accordo su Gaza. Nella stessa intervista Trump ha detto che per questo risultato "tutto il mondo si è messo insieme", aggiungendo che "così tanti Paesi che non avresti mai detto si sono messi insieme per questo accordo. Tanto Paesi che non ti immagini si sono collegati lì (a Sharm el Sheik), hanno offerto tutto l'aiuto necessario (...) è stato un periodo di tempo veramente incredibile. E' così grande per Israele, per i musulmani, per i Paesi arabi e per gli Stati Uniti d'America. Più che una pace a Gaza, questa è la pace in Medio Oriente".
Tv israeliana: terroristi hanno attaccato le Idf nell'ultima ora, eliminati
Il notiziario di Channel 12 riferisce che nell'ultima ora due diverse cellule di terroristi a Gaza hanno cercato di attaccare le truppe israeliane e sono state eliminate. Non ci sono vittime tra i militari. Durante la notte invece, due soldati dell'Idf sono rimasti feriti dopo che il loro mezzo è stato colpito da un ordigno esplosivo nel nord della Striscia. I soldati sono stati trasportati in ospedale, ha detto l'esercito.
Wsj,a Hamas servono 10 giorni per localizzare corpi ostaggi
Hamas ha detto di aver bisogno di almeno 10 giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. In tutto gli ostaggi israeliani sono 48, di cui 20 sarebbero in vita. Una volta che saranno liberati, Israele dovrebbe rilasciare 250 palestinesi che sono nelle carceri israeliane e 1.700 palestinesi che sono detenuti a Gaza.
Medioriente: Hamas, avvio ritiro Idf da Gaza tra oggi e domani
Nell'ambito dell'accordo raggiunto in Egitto fra Israele e Hamas, le truppe israeliane si ritireranno dalle zone densamente popolate: è atteso che questo ritiro inizi venerdì, ma potrebbe iniziare anche tardi oggi. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, parlando alla televisione panaraba Al-Araby TV."Gli israeliani dovrebbero ritirarsi da tutte le aree densamente popolate, in particolare Gaza City, Khan Younis, Rafah e Gaza nord", ha dichiarato.
Media del Qatar: colloqui per la seconda fase dopo il rilascio dei rapiti
Secondo fonti riferiscono dell'emittente qatarina Al-Araby, i colloqui per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco inizieranno un giorno dopo il rilascio degli ostaggi. Tuttavia non è chiaro se ciò si riferisca al rilascio di tutti gli ostaggi, inclusi i morti, oppure solo di quelli ancora in vita. L?emittente riferisce inoltre che l'Egitto ha informato i diplomatici americani che non permetterà a Israele di mantenere una presenza permanente lungo il confine egiziano con Gaza. Israele ha insistito nel mantenere truppe nell'area, nota come il Corridoio di Filadelfia, per contrastare "una massiccia attività di contrabbando".
Vaticano: accordo di pace a Gaza era l'auspicio della Santa Sede
"L'accordo di pace per la fine della guerra a Gaza era auspicato". Lo ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel corso della conferenza stampa dell'esortazione apostolica di Papa Leone XIV "Dilexi te".
Lapid chiede subito aggiornamento su sicurezza a Netanyahu
L'ufficio del leader dell'opposizione Yair Lapid ha chiesto a quello del primo ministro Benyamin Netanyahu di tenere già oggi un aggiornamento sulla sicurezza prima dell'approvazione dell'accordo, lo riferiscono i media israeliani. Secondo la legge israeliana, il capo dell'opposizione deve essere informato almeno una volta al mese e in occasione di eventi eccezionali. Aggiornamenti straordinari simili si sono tenuti il 7 ottobre e durante l'attacco in Iran. Lapid vuole conoscere tutti i dettagli dell'intesa. Dall'ufficio di Netanyahu, per ora, non è arrivata alcuna risposta.
Modi: "Bene l'accordo, si deve a leadership di Netanyahu"
Il premier indiano Narendra Modi ha salutato su X con un "benvenuto" l'accordo della prima fase del piano di pace del presidente Trump per Gaza. Dopo avere aggiunto che "questo risultato riflette la forte leadership del premier Netanyahu", Modi ha espresso la speranza che il rilascio degli ostaggi e l'incremento dell'assistenza umanitaria alla popolazione porti sollievo a Gaza e apra la strada per una pace duratura". Il partito del Congresso, principale formazione di opposizione del paese, ha immediatamente reagito alle affermazioni del Premier definendo "vergognoso e moralmente atroce" il suo elogio "inqualificabile" per Netanyahu e ha sottolineato il silenzio di Modi sul futuro di uno stato di Palestina independente e sovrano.
Media israeliani: se Hamas non trova i corpi degli ostaggi, entrerà a Gaza una task force internazionale
Secondo fonti israeliane, se Hamas non dovesse riuscire a recuperare i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una forza multinazionale istituita dal Coordinatore per i prigionieri che opererà nella Striscia di Gaza per recuperare le salme i cui luoghi di sepoltura sono noti all'Idf. Lo riferisce Channel 12. Si tratta di una forza composta da Qatar, Egitto, Stati Uniti e Israele che opererà all'interno della Striscia; Israele fornirà equipaggiamenti di ingegneria pesante per portare a termine le operazioni.
Unrwa: pronti a inondare Gaza di aiuti, ce ne sono per 3 mesi
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha salutato l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas come un "enorme sollievo" e si è dichiarata pronta a "inondare" Gaza di cibo di cui c'è disperato bisogno. "L'Unrwa ha cibo, medicine e altri beni di prima necessità da inviare a Gaza. Abbiamo abbastanza cibo per fornire cibo all'intera popolazione per i prossimi tre mesi", ha dichiarato su X il direttore dell'agenzia, Philippe Lazzarini.
Witkoff e Kushner arrivano in Israele
Secondo la tv pubblica israeliana Kan, gli inviati Usa, Steve Witkoff e Jared Kushner, arriveranno oggi in Israele dopo aver completato i colloqui a Sharm el Sheik.
Israele chiarisce: "Cessate il fuoco solo dopo ratifica del governo"
L'ufficio di Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco a Gaza non entrerà in vigore finché l'accordo non sarà ratificato oggi dal governo israeliano. Lo riporta Reuters online. Netanyahu dovrebbe convocare il suo gabinetto di sicurezza alle 17.
Entrato in vigore il cessate il fuoco a Gaza
È entrato in vigore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media egiziano Al Qahera News citato da Reuters online.
Meloni: "Orgogliosi del nostro contributo silenzioso e costante"
"Dobbiamo essere orgogliosi anche del contributo silenzioso ma costante che l'Italia ha dato in tutta questa fase e chiaramente lo dico anche per ribadire che l'Italia è pronta a fare la sua parte: è pronta a contribuire alla stabilizzazione, alla ricostruzione, allo sviluppo di Gaza, con l'ottimo rapporto che può vantare con tutti gli attori della regione". Così la premier Giorgia Meloni al Tg1 parlando dell'accordo su Gaza.
Meloni: "Giorno storico, grazie a Trump e ai mediatori"
"È una notizia straordinaria, è un giorno storico. Dobbiamo dare merito al lavoro straordinario portato avanti in particolare al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e ringraziare i mediatori che sono stati numerosi in queste ore, a partire dallo sceicco al-Thani, principe del Qatar con il quale ho parlato anche ieri sera, il presidente turco Erdogan: c'è stato un lavoro di squadra che è stato estremamente prezioso e che ci consente oggi di iniziare una fase nuova". Così la premier Giorgia Meloni al Tg1, parlando dell'accordo su Gaza.
Meloni: "Nessun ruolo ad Hamas a Gaza, all'Anp serve una riforma"
"In questa fase si parla di una tregua, di rilascio degli ostaggi, che era una condizione essenziale per avviare un percorso di pace, e dall'altra parte di un primo arretramento delle forze israeliane a Gaza. Dopodiché c'è tutto il tema del disarmo di Hamas, di fare in modo che non ci siano nuovi insediamenti in Cisgiordania e di una gestione transitoria della Striscia di Gaza. Hamas non deve avere alcun ruolo, e l'Autorità nazionale palestinese ha bisogno di un percorso di riforma, e la comunità internazionale, particolarmente i Paesi arabi, devono giocare un ruolo per garantire transitoriamente un governo". Così la premier Giorgia Meloni al Tg1.
Smotrich: "Annientare Hamas dopo il rilascio degli ostaggi"
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, noto per le sue dichiarazioni incendiarie, ha affermato che Hamas deve essere annientato subito dopo il rilascio dei rapiti da Gaza. "Subito dopo il ritorno degli ostaggi, lo Stato di Israele riprenderà a impegnarsi con tutte le sue forze per la vera eradicazione di Hamas e il vero disarmo di Gaza, in modo che non rappresenti più una minaccia per Israele", ha dichiarato Smotrich in un post su X, dopo aver annunciato che nella riunione di governo voterà contro il piano di tregua su Gaza raggiunto nella notte, senza però volere la caduta del governo. "È anche fondamentale garantire che non si torni alle idee sbagliate del 6 ottobre e che non si diventi di nuovo dipendenti dalla calma artificiale, dagli abbracci diplomatici e dalle cerimonie sorridenti, ipotecando il futuro e pagando prezzi orribili", ha aggiunto Smotrich.
Media israeliani: riunione del governo dopo le 16 per votare l'accordo
Il gabinetto di sicurezza di Israele si riunirà alle 17 ora locale, le 16 italiane, dopo di che è prevista la riunione del governo Netanyahu per approvare l'accordo raggiunto su Gaza. Lo scrive il Times of Israel.
Macron: "Accordo su Gaza immensa speranza, ora soluzione a 2 Stati"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, auspica che l'accordo tra Hamas e Israele consenta "la fine della guerra e l'apertura di una soluzione politica fondata su una soluzione a due Stati". In un messaggio pubblicato su X, Macron esprime "immensa speranza per gli ostaggi e le loro famiglie, per i palestinesi di Gaza, per la regione".
Smotrich: "Non voterò a favore dell'accordo su Gaza"
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha dichiarato di opporsi all'accordo di cessate il fuoco per Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, insistendo sul fatto che voterà contro. "C'è un'immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia", ha dichiarato Smotrich su X. "Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell'accordo".
Smotrich: "Gioia per gli ostaggi, ma no ritorno alla via di Oslo"
Il leader di estrema destra e ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha detto di vivere emozioni "contrastanti" dopo l'accordo con Hamas sulla base del piano di pace in 20 punti proposto da Donald Trump. "Immensa gioia per il ritorno di tutti i nostri fratelli rapiti! Grande paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader del terrore, che farà di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico, Dio non voglia", scrive su X. Smotrich aggiunge che non bisognsa tornare alla "via di Oslo" e alle idee "sbagliate del 6 ottobre". "Non si diventi nuovamente dipendenti da una calma artificiale, da abbracci diplomatici e cerimonie sorridenti, ipotecando il futuro e pagando prezzi orribili", conclude.
Von der Leyen: "Accordo è occasione per una pace duratura"
"L'Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando arriverà il momento, saremo pronti a contribuire alla ripresa e alla ricostruzione. L'opportunità odierna va colta al volo. È l'opportunità di tracciare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione dei due Stati". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando l'accordo su Gaza.
Berlino: bene svolta su Gaza, pronti a sostenere passi verso la pace
"Sono lieto della svolta nei negoziati Gaza . L'accordo sulla prima fase significa che il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco sono finalmente imminenti. La Germania è pronta a sostenere i prossimi passi verso la pace". Lo ha scritto in un messaggio su X il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul.
Abbas: "Accordo sia preludio a soluzione politica sostenibile"
Il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, accoglie "con favore" il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. In una dichiarazione, l'Anp afferma che "il Presidente esprime la speranza che questi sforzi possano fungere da preludio al raggiungimento di una soluzione politica sostenibile che ponga fine all'occupazione israeliana e porti alla creazione di uno Stato palestinese lungo i confini del 4 giugno 1967". Abbas ringrazia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e tutti i mediatori, "offrendo loro aiuto per garantire il successo dell'accordo" e sottolinea l'importanza che tutte le parti "si impegnino rapidamente a firmare l'accordo e a rilasciare tutti gli ostaggi e i prigionieri".
Meloni: "Italia pronta per stabilizzazione e ricostruzione di Gaza"
"Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta. Per questo esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una nota."L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza", aggiunge Meloni.
Fonte di Hamas: 1950 prigionieri liberi per 20 ostaggi vivi
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall'inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall'entrata in vigore dell'accordo, che è stato anche "concordato con le fazioni palestinesi", afferma un'altra fonte interna a Hamas.
Idf: avviati preparativi per ritiro parziale da Gaza
L'Idf annunciano di aver iniziato a prepararsi al ritiro parziale delle truppe dalla Striscia di Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo scrive il Times of Israel. In una dichiarazione, l'esercito afferma che "secondo le direttive di livello politico e in conformità con una valutazione della situazione, l'Idf ha avviato i preparativi operativi per l'attuazione dell'accordo". Come parte dei preparativi, l'esercito afferma di essere pronto a spostare le truppe verso "linee di schieramento modificate nel prossimo futuro". "Le Idf continuano a essere schierate nell'area e si stanno preparando per qualsiasi sviluppo operativo", aggiunge l'esercito. In un precedente comunicato, l'Idf aveva messo in guardia che il nord della Striscia resta per ora zona di combattimento.
Media: famiglie degli ostaggi invitano Trump a parlare in piazza
Il Forum dei familiari degli ostaggi israeliani ha invitato con una lettera il presidente americano Donald Trump a venire a tenere un discorso a Tel Aviv nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, dopo la notizia dell'accordo raggiunto. Lo scrive Haaretz.
Kallas: "L'accordo per Gaza una svolta, l'Ue lo sostiene"
"L'accordo sulla prima fase dell'intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L'Ue farà tutto il possibile per sostenerne l'attuazione". Lo afferma l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.
Herzog: "Trump merita Nobel per la pace"
"Desidero esprimere la mia infinita gratitudine al Presidente Donald Trump per aver raggiunto un accordo che ci porta verso la fine della guerra e crea la speranza di un cambiamento nella realtà del Medio Oriente. Non c'è dubbio che meriti il ??Premio Nobel per la Pace per la sua costante determinazione a porre fine alla guerra e a ottenere il ritorno degli ostaggi. Se sceglierà di venire qui nei prossimi giorni, sarà accolto con grande amore e apprezzamento dal popolo israeliano". Lo scrive su X il presidente israeliano Isaac Herzog, in merito all'accordo tra Israele e Hamas sul Piano di Pace Usa per Gaza."Questa è una mattina di grandi e importanti notizie", ha aggiunto Herzog che ha espresso "pieno sostegno" all'accordo, ringraziando il primo ministro Netanyahu, il team negoziale, i mediatori e tutti coloro coinvolti nella sua realizzazione. "Questo accordo porterà momenti di inimmaginabile sollievo alle famiglie che non chiudono occhio da 733 giorni", ha aggiunto Herzog.
Media: Trump nei prossimi giorni in Israle, parlerà alla Knesset
Il presidente statunitense Donald Trump "probabilmente" nei prossimi giorni si recherà in Israele, come dichiarato dallo stesso tycoon ad Axios. Trump dovrebbe tenere un discorso al parlamento israeliano, la Knesset, in merito all'accordo di pace di Gaza. "Vogliono che tenga un discorso lì e lo farò sicuramente, se lo desiderano", ha affermato il presidente Usa.
Pizzaballa, accordo dà fiducia a strada verso pace
“Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell’esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare”. Così il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, in alcune parole rilasciate al Sir sull’accordo siglato tra Israele e Hamas. “Questa prima fase ne aprirà delle altre e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla”, ha aggiunto Pizzaballa.
L'esercito israeliano ai palestinesi: "Non tornate a Gaza, è ancora zona di combattimento"
Le forze armate israeliane continuano a circondare Gaza City e ritengono estremamente pericoloso tornarvi. Lo afferma un portavoce dell'esercito israeliano. La zona a nord di Gaza è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa. È necessario astenersi dal tornare a nord o dall'avvicinarsi alle zone in cui l'esercito è schierato e opera nella Striscia di Gaza.
Starmer: "Subito gli aiuti umanitari a Gaza"
Il Primo Ministro britannico, Keir Starmer, ha accolto con favore l'accordo di Hamas e Israele sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi, mediato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Questo è un momento di profondo sollievo che sarà avvertito in tutto il mondo, ma soprattutto per gli ostaggi, le loro famiglie e tutta la popolazione civile di Gaza. L'accordo deve essere pienamente attuato senza indugio, consentendo l'ingresso di aiuti salvavita a Gaza senza restrizioni. Invitiamo tutte le parti a porre fine alla guerra e a gettare le basi per una fine duratura del conflitto. La Gran Bretagna sosterrà i passi necessari".
Tajani: "La pace è vicina, Italia pronta a collaborare per forza di pace"
"La pace è vicina. Giungono notizie ottime, ma non basta la firma. Ora bisogna difendere questa tregua ed inizia il lavoro". Lo ha detto a Rainews sul Medio oriente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aggiungendo che l'Italia potrà partecipare con i propri militari alla forza di pace.
Ambasciatore israeliano negli Usa: "Il rilascio degli ostaggi fra domenica e lunedì"
Il rilascio degli ostaggi israeliani è previsto fra «domenica e lunedì»: lo ha detto l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, intervistato dalla Cnn.