Cronache

Arrestato per truffa finto 007: nel mirino anche ex senatore M5S

I Carabinieri di Milano hanno arrestato un 46enne che spacciandosi per un agente dei servizi segreti avrebbe messo una serie di truffe. In un caso avrebbe ingannato anche un ex senatore del M5s facendosi consegnare un attestato

Arrestato per truffa finto 007: nel mirino anche ex senatore M5S

Come Leonardo Di Caprio nei panni di Frank Abbagnale Jr. nel successo hollywoodiano “Prova a prendermi” Guido Umberto Farinelli sarebbe risucito a camuffarsi con divise e tesserini falsi da agente dei servizi segreti e non solo a truffare imprenditori, esponenti delle forze dell’ordine e, come scrive Repubblica, in un caso anche un ex parlamentare del Movimento 5 stelle. L’attività di Farinelli, 46 anni, è stata fermata dai Carabinieri del nucleo investigativo di Milano che lo hanno arrestato e portato in carcere lunedì scorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Sofia Fioretta. Stando alle indagini degli investigatori dell’Arma, coordinati dal procuratore aggiunto Laura Pedio e il pm Rosaria Stagnaro, per corroborare la sua storia come funzionario del Sismi agli occhi dei suoi interlocutori Farinelli avrebbe modificato alcune pagine web in modo tale da risultare aver avuto un ruolo di primo piano in alcuni casi mediatici come il sequestro di Abu Omar e la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.

Il camaleontico 46enne si sarebbe fatto passare anche come appartenente alla Marina militare, all’Aise e ai servizi di sicurezza del Vaticano. In un caso sarebbe riuscito ad ottenere un attestato, spacciandosi come un appartenente ai servizi segreti interessato ad un 'dossier' sulle armi, da un ex senatore pentastellato che all’epoca faceva parte della commissione Difesa di Palazzo Madama. Inoltre, sempre stando all'inchiesta, l'uomo avrebbe effettuato accessi abusivi a sistemi informatici. Tali accessi sarebbero stati effettuati soprattutto nelle banche dati delle forze dell'ordine, perché Farinelli riusciva, presentandosi con divise, documenti e tesserini falsi, sempre a far credere di essere ciò che non era.

Le sue frequentazioni avrebbero riguardato anche imprenditori a cui chiedeva cifre che andavano dai 2.000 ai 4.000 euro, promettendo di poterli aiutare nelle loro pratiche tributarie attraverso sue millantate ‘conoscenze' all’Agenzia delle Entrate. E ancora: abbindolava le sue vittime facendo credere di avere un canale privilegiato nella compravendita a prezzi ‘stracciati’ di oro e metalli preziosi provenienti dall’Africa. In un caso sarebbe riuscito pure ad incassare soldi per organizzare un presunto evento musicale negli Emirati Arabi Uniti.

Per tutti i presunti episodi illeciti Farinelli deve rispondere delle accuse che vanno dalla truffa al possesso e alla fabbricazione di documenti falsi fino all'accesso abusivo a sistema informatico e al falso, alla corruzione e alla sostituzione di persona.

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