Cronache

Firenze, l’università paga chi si laurea in corso. In premio ben 500 euro

L’idea del rettore Luigi Dei per incentivare gli studenti e dare battaglia ai fuoricorso

Firenze, l’università paga chi si laurea in corso. In premio ben 500 euro

Se ti laurei in corso vinci una borsa di studio di 500 euro. Niente male come regalo di laurea aggiuntivo ai pensieri di amici e parenti per il traguardo raggiunto. L’idea rivoluzionaria è stata partorita e lanciata dal rettore dell’università degli studi di Firenze, Luigi Dei, che vuole incentivare lo studio e ridurre, giocoforza, i fuoricorso.

L’iniziativa entrerà in vigore dal prossimo anno accademico e metterà in palio 1.100 premi da 500 euro. Insomma, uno stanziamento di oltre mezzo milione di euro per l'ateneo.

Firenze premia lo studio

Chi potrà partecipare? Qualsiasi studente non fuoricorso e laureato, appunto, fra novembre 2017 e dicembre 2018; mentre per candidarsi bisogna fare domanda entro il 31 gennaio 2019. E il metodo d’assegnazione delle agognate borse di studio? "Il prerequisito è aver terminato la carriera accademica nei tempi prestabiliti. Poi terremo conto, in ordine di priorità, del voto di laurea, della media ponderata degli esami e della condizione economica dello studente in base all’Isee. In caso di ex aequo, il premio sarà assegnato al candidato con l’età più bassa" spiega Dei a La Repubblica.

Gli assegni-premio sono ripartiti in modo proporzionale fra tutti i 128 corsi di laurea dell’università fiorentina e secondo i calcoli, circa 3 ragazzi su 10 che si candideranno riceveranno il bonus-laurea da spendere come si vuole.

La premiazione degli studenti virtuosi si potrebbe tenere nel giorno dell’anniversario dell’incidente del pullman con a bordo gli studenti Erasmus in Spagna, nel quale persero la vita 13 studentesse, tra cui tre ragazze iscritte proprio all’università di Firenze.

"È un gesto simbolico per delle giovani che avrebbero potuto partecipare al bando ed essere premiate, ma che purtroppo non possono farlo", conclude il rettore Luigi Dei.

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