L'errore di un commercialisrta può inguiare e non poco il contribuente. Una recente sentenza della Cassazione mette in allarme tutti i contribuenti che si affidano ad un professionista per la dichiarazione dei redditi. L'Agenzia delle Entrate, come sottolinea il Sole24Ore, può notificare gli accertamenti per le irregolarità nel caso in cui il contribuente non abbia vigilato in modo corretto sull'attività del commercialista. La storia chefa giurisprudenza sul caso riguarda un imprenditore che ha impugnato le sanzioni del Fisco affermando che gli omessi pagamenti erano da addebitare al commercialista. Ma la sentenza della Cassazione ha stabilito il principio per cui lo stesso contribuente ha responsabilità nel caso in cui non riesca a dimostrare la sua estraneità rispetto agli errori del professionista. Il Fisco di fatto punta il dito contro il contribuente. Poi sarà questo a dover dimostrare il suo essere all'oscuro degli errori.
E nel caso in questione finito in Cassazione il contribuente non è riuscito a dimostrare la sua mancata colpevolezza sul fronte del controllo del professionista. La sentenza della Cassazione dunque riscrive il rapporto tra commercialisti e contribuenti e apre di fatto un nuovo fronte sulle sanzioni fiscali.
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