Francia, le chiese erano già state minacciate da un jihadista

Nel 2015 uno studente algerino di 24 anni era stato arrestato per l'omicidio di una giovane: in casa gli erano stati trovati piani per un attentato contro le chiese di Francia

Francia, le chiese erano già state minacciate da un jihadista

La Francia ripiomba nell'incubo terrorismo. Se le prime ricostruzioni di polizia dovessero essere confermate, il raid omicida di questa mattina che è costato la vita a un prete e ad un fedele che assisteva alla Santa messa in una chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia, parrebbe proprio l'ennesimo attentato di matrice islamista.

Del resto non sarebbe la prima volta che la Francia cattolica finisce nel mirino dei tagliagole jihadisti che si rifanno allo Stato Islamico. Poco più di un anno fa la polizia francese aveva arrestato Sid Ahmed Jhlam, fondamentalista musulmano che progettava un attentato contro "una o due chiese".

Il ventiquattrenne algerino studente di informatica era in Francia da sei anni ed era già implicato nell'omicidio dell'istruttrice di fitness trentaduenne Aurélie Chatelain, ritrovata morta nella sua autovettura nell'aprile del 2015.

Proprio il ritrovamento del cadavere della donna - crivellato di proiettili e carbonizzato in un principio d'incendio - aveva condotto gli inquirenti ad un'altra macbra scoperta: nell'appartamento dove abitava il giovane, nella banlieue parigina, erano stati scoperti, oltre a diverse armi da guerra, anche alcuni documenti per progettare un attentato proprio contro le chiese.

Sid Ahmed Jhlam, peraltro, in passato si era anche recato in Turchia, forse con il proposito di unirsi alle

milizie islamiste siriane insorte contro il presidente Bashar Al Assad.

Attualmente, il giovane si trova in cella d'isolamento nella prigione di Fresnes. Ma la Francia, figlia primogenito della Chiesa, piange i suoi martiri.

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